lunedì 2 giugno 2025

IL DIO TRIBALE DI TRUMP

Abbiamo il primo papa nord american e il presidente Ronald Trump attribuisce all’intervento divino il provvidenziale evento della sua mancata uccisione. Accadde nell’attentato che lo fece prendere di mira in Pennsylvania il 14 luglio dell’anno scorso 2014. Questa è un’auto investitura della Provvidenza da parte di Trump che si si sente predestinato a grandi imprese salvifiche, che per noi italiani non è una novità. E’ importante riflettere su questa impresa perché questo rappresenta uno dei massimi poteri di tirare in ballo la religione dotarsi di una investitura sovrumana erigendosi a difensori nello stesso tempo (della) loro religione e dei suoi intangibili valori. (Vedi la donna-madre-cristiana-per Giorgia Meloni.) Anche se siamo nel 2050, non è solo Trump ad usare il sacro per fini di potere. La commistione tra religione e potere tre secoli abbondanti dopo la nascita dell’illuminismo e ancora tremendamente diffusa e parecchio nel mondo. Guardiamo Trump ed al suo orgoglio che ai vanta di essere scampato per l’autorità voluta da Dio. A essere precisi, dietro il dio protestante dei padri Pellegrini, colonia fondatrice nel 1600 degli Usa, dobbiamo riconoscere l’ombra del dio dei massoni, veri artefici della statualità americana. In un modo o nell’atro e sempre in nome e per conto di Dio che anche in America il potere politico celebra sé stesso: per non dire del potere del dollaro, l’arma micidiale di dominio guaio universale dell’economia planetaria. C’è scritto nel dollaro americano che in Dio è la nostra consolazione. Un Dio cinico, un feroce, o soltanto un cinico, ma che non ha avuto la gentilezza di salvare 20.000 bambini in quel di Gaza dalle le bombe di Israele. Possiamo definirlo il Dio di Trump, il Dio tribale usato per proteggere solo famiglia. Entra in conclave Probst futuro, ci si accorge di un plebiscito nei confronti degli americani. Ma c’è il blocco degli africani, c’è il blocco degli asiatici, e c’è il blocco dei cinesi che attendono l’evangelizzazione religiosa. Con costoro si può soprassedere. Per l’America il bisogno di ridare un’anima. Ecco i dati anagrafici di Probst: nato nel 1957 a Chicago (Usa), nonno di Settimo Rottfreno (To), nonna spagnola, parla diverse lingue, nato da sana famiglia, entra nel seminario degli agostiniani, laureato in matematica, fisica, diritto, per 20 anni missionario in Peru, Cardinale nel dicastero della scelta dei vescovi, polietnico, poli culturale, cosmopolita In effetti nell’introduzione all’enciclica del-15-5-1891 sotto scritta dal predecessore Leone XIII si legge” I portentosi progressi dell’industria l’essersi in poche mani accumulata la ricchezza e largamente estesa la povertà, oltre ai peggiori costumi, hanno fatto scoppiare il conflitto”. È un messaggio particolarmente forte ed innovativo. l’America di Trump, della falsa modernità. America dei muri, deportati con catene. l’America della riduzione dei diritti civili e poi c’è l’America di quei cardinali che si sono battuti per i diritti, per allargare lo sguardo, per costruire ponti. E l’altra America non il presenzialismo di Trump. Il primo pontefice americano che si permette di salutare il progetto egemonico di questa oligarchia americana. Sabotare, meglio annullare con rispettosa passione, è in questo caso la migliore risposta all’America. E per questo vi sono messaggi in un mondo che muore di fame, per un mondo sfigurato dalle guerre, con alle porte emigrati e rifugiati politici in particolare dei messicani. L’America che esercita il suo diritto della forza più che la forza del diritto. L’America caput mundi. In questi ultimi decenni fece fortuna l’espressione del Vangelo “date a Dio quello è di Dio”, e si intendeva di non fare politica né quella sfacciata né quella subdola, ma di stare ben lontani dalle cose della terra. Oggi si è capovolto tutto con il “date a cesare quello che è di cesare “A leggere il Dio dei nostri Padri si analizza l’inedito ruolo della religione dell’amministrazione Trump, tra uffici della fede, preghiere collettive e teologia della prosperità: politica ridotta a strumento della religione Per rimanere solo a casa nostra. America e Italia non sono secondi a nessuno. Il discorso è sempre il solito. Chi è nell’abbondanza ha da condividere con chi si trova in stato di bisogno. Questa è morale naturale, morale civile, morale umana, morale del cittadino del modo

Autore: Albino Michelin 09.05.2025
albin.michel@live.com

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