È morto un Papa e ovviamente se ne fa un altro. Al di la di quello che sarà il futuro successore importa vedere di quale messaggio è stato portatore. Fra queste senz’altro anche quello dell’ecologia. Questo papa ha appreso ed interiorizzato il grido che viene dalla terra, dal suolo, dall’agricoltura, dall’acqua e dall’ambiente che sembrava lontano dal nostro vestito, che invece fa addirittura parte della nostra vita. Il linguaggio della terra è il primo che ci concerne perché noi siamo fatti da elementi chimici, acqua, di sole. Perché Dio Padre o l’essenza che ci ha originati ha messo come avamposto la morale della terra. Non c’è bisogno di un profeta e di una morale eteronoma, ma morale autonoma che ci viene dettata da una legge nei nostri cromosomi. Una legge morale naturale per cui non c’è obbligo di nessun che ci comandi: come non uccidere, non rubare, non dire falsa testimonianza, o trattare il coniuge come oggetto di possesso anziché relazione. Ma una morale abitativa senza che nessun Dio che ci costringa o ci castiga. Bergoglio ha sentito subito il richiamo della casa comune, dell’ambiente e l’ha professato. Per dare a ciascuno la sua paternità fu Ernesto Haechel, fondatore o meglio fautore della ecologia che nel 1866 si interesso dell’ambiente, e più precisamente di tutta la scala della vita, dal momento che anche i batteri fanno l’ecologia e relativo contra colpo a beneficio della vita umana. Con questa introduzione va reso ad uno che si è prodigato in primis ad una difesa dell’ambiente, del suolo, della terra, dell’acqua non ostante i molti interessi di parte: Papa Franceso. Per completezza passiamo dal territorio italiano a quello mondiale e viceversa La terra è il nostro hardware, sito concreto, bacino di utenza. Sotto i nostri piedi palpita un corpo vivo. Un ettaro del suolo contiene 15 tonnellate di organismi, pari ad un chilo e mezzo di vita e al metro quadrato. Avvengono nel mondo cose che fanno del suolo il sistema senza dubbio il più complesso della terra. Qualcosa che ci sostiene, che ci nutre, che ci fa respirare. Un numero impressionante si traduce in una cifra che ha dell’interdetto. Ma dal 2013 al 2015 sono andati persi 250 Km quadrati di territorio al ritmo di 4 metri al secondo. Dal 1971 al 2010 quasi 5 milioni di ettari di superfice agricola utilizzata è andata ugualmente perduta. Una grande area insieme come la Lombardia, Liguria e ’Emilia è stata dissestata da un disastro idrogeologico per opera di capannoni, supermercati e aree di cemento. La terra svolge molte mansioni e non è sostituibile da nessun altro supporto. È l’ambiente su cui girano molti sistemi operativi e senza di essa molte delle nostre attività cesserebbero all’istante. Parliamo della funzione più produttiva del suolo agricolo: la funzione produttiva primaria, la produzione di biomasse vegetali, la produzione del cibo per gli esseri viventi. Nel 1991 avevamo un’autonomia alimentare, pari al 92 per cento, in vent’anni l’abbiamo vista continuamente scendere. Inoltre l’Italia è il terzo paese in Europa, il quinto nel mondo nella classifica del deficit del suolo. Oggi non disponiamo di meno 13 milioni di ettari, pertanto ce ne mancano 49 milioni per coprire il fabbisogno. La popolazione del modo è in costante aumento. Le stime del 2050 arrivano a quasi nove miliardi di abitanti. Numeri che mettono in difficoltà per sfamare tutti i propri governati. Riguardo all’Italia dobbiamo aggiungere un indicatore di tipo qualitativo strettamente connesso con il cibo: le terre italiane sono le più fertili del pianeta ed il loro prodotto potrebbe essere di qualità eccezionale. Quindi le esperienze del suolo ne potrebbero guadagnare. Il radicchio rosso di Treviso ha bisogno della terra, della chimica, del clima e delle proposte del suolo che si trovano in quello viciniore. Il formaggio Parmigiano Reggiano che avrebbe avuto bisogno di una irrigazione appropriata si vede disseminata da raccordi stradali, dai soliti baracconi. L’importanza della biodiversità: ricchezza sulla terra. Milioni di piante, di animali, di micro organismi, geni che fanno l’ecosistema. Lo scozzese Alexander Fleming (1881-1955) nel 1928 notò da un batuffolo di muffa inibiva la crescita batterica di cultura contaminata. È fu l’avvento della penicillina. La muffa è biodiversità. È la biodiversità ha salvato milioni di vite umane. Extrativismo, alto appellativo riferito alla terra. E’ un neologismo che ci viene dall’America Latina, dove facilmente alligna e in cui Bergoglio è di casa, là dove il fenomeno ha raggiunto forme estreme. Il grosso errore è di considerare l’extra attivismo un tipo di società affine al capitalismo. L’economia estrattiva è un’economia di devastazioni ambientali, una conquista, un furto, una rapina del capitalismo nella sua fase più avanzata. Significa quindi capitalismo con molte cose: estrazione di ricchezze naturali dal sottosuolo, materiale con relativo esaurimento della fertilità del suolo, monoculture iniziative senza riposo di terra, deforestificazione per produrre cellulosa. Il marmo di Carrara in Italia celebrato per i suoi calcari si palesa fatale nelle industrie che per cinque milioni di tonnellate vengono estratte ogni anno. Nella Pianura di Lucca per le industrie cartarie il numero dei tumori polmonari cresce perché la falda acquifera si deteriora sempre di più. La chimica italiana ha lasciato in cimitero di morti, avvelenati negli anni del boom. Senza terra non ci sarebbe né coltivazione né cibo. Abbiamo bisogno di tenere e di coltivare luoghi vivibili. La cementificazione ha eroso aree di pianura che rappresentano il 25 per cento dell’intera superfice del nostro paese, un quarto esatto, pensare che un pezzo di cemento impiega migliaia di anni per tornare suolo fertile. Lungo sarebbe discorso sulla estrazione del petrolio e carburanti e che diverse guerre hanno causato. Lodato si mio signore per sorella nostra acqua. L’accesso all’acqua ed alla terra è legato in modo preponderante alla qualità della vita. Oggi 200 milioni di ettari di terra sono soggetti a processi di accaparramento che rappresentano diritti della maggioranza di agricoltori, degli abitanti dell’insediamento urbani e rurali, dei pastori e dei nomadi spogliati delle terre e sussistenza per intimidazioni e torture. L’OCSE nel 2030 prevede che due terzi che l’umanità vivrà in grande centro urbani e in particolare per quanto riguarda la distribuzione dei servizi sarà un problema destinato a crescere e costituirà un fenomeno senza precedenti. La tragedia dell’accorpamento dell’acqua non colpisce solo le regioni più povere e vulnerabili del pianeta, ma anche le regioni più industriali. Pure nel sud Italia si è trattato nel 2017 nel convegno di Avellino la stessa carenza idrica. Nei prossimi 15 anni non si è assunti a livello di Nazioni Unite nessun impegno per garantire il diritto all’acqua. Anche con Papa Bergoglio si è avviato un movimento popolare a Roma accompagnato da proposte con il diritto alla terra, al lavoro, alla casa. Erano alcuni messaggi dall’ecologia all’ambiente che questo Papa ha tentato di sollevare. Più un atto di riconoscimento che un atto di omaggio. Ecco altri messaggi cui egli non è riuscito e restano fra i più importanti: la misericordia di Dio, la fame nel mondo, contro la guerra, per i rifugiati, per gli emigranti, per i carcerati. Un santo per i credenti e per i cristiani? Ma i santi piuttosto che pregarli vanno imitati. Un grande uomo dalla sensibilità umana? Ognuno può completare di Papa Francesco rimasta incompiuta.
Autore: Albino Michelin 22.04.2025
albin.michel@live.com
lunedì 2 giugno 2025
FRATELLO SOLE SORELLA LUNA
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