mercoledì 26 febbraio 2025

INTELLIGENZA ARTIFICIALE E LA CONFESSIONE

 Se si pensa che la spiritualità fosse l’ultimo baluardo immune dall’invasione tecnologica, la Svizzera ce lo farà ricredere. Nella parrocchia di San Peterskichen, la chiesa di S. Pietro di Lucerna, il confessionale ha fatto un salto nel futuro. Al posto del classico prete, troveremo un ologramma di Gesù (un grande Gesù tridimensionale), avatar prodotto dalla tecnologia cioè un virtuale, un alter ego, un simulatore a rispondere ai dubbi delle anime, promettendo consigli e conforto come spiega la chiesa. I fedeli possono avere un’esperienza intima e sono con Cristo virtuale che ascolta e risponde dietro la grata di un classico confessionale. Tra i fori della grata è possibile è vedere il volto del figlio di Dio. In duemila anni di storia la chiesa e i fedeli ne avevano visto mai il cyber Gesù (Gesù guida) che confessa il fedele e che mancava finora. Il progetto artistico in piedi da due mesi e chiamato temporaneamente deus ex machina prevede sia Gesù proprio a confessare i fedeli grazie ad una intelligenza artificiale creata da informatici e da teologi dell’università di Lucerna. Questa viene addestrata sia sul piano del vecchio testamento, sia sulle verità quelle più indiscusse della chiesa, sia sul futuro del mondo che verrà e vivrà evitando deviazioni future e apocalissi. Il signore vi saluta tutti e con il buon giorno con” sia lodato Gesù Cristo”, vi risponde con la vostra lingua, vi precede nel vostro dire. Ognuno se ne esce consolato più che mortificato. Nulla di eretico, nulla di deviante. Nulla di intentato da intentato da parte umana, niente di abborracciato, Un semplice cartello di indicazione alla porta della Capella, una luce verde per entrare, la sistemazione di un computer e la cosa è fatta. In modo più veloce, completo e personalizzato di un agente umano.
I vantaggi della confessione: intelligenza artificiale.
Il miracolo dell’intelligenza artificiale è che Gesù sia direttamente il confessore. Come Gesù possa adattarsi ad essere rappresentato da un sacerdote e non potrebbe essere rappresentato da un avatar? Sono sempre persone limitate, o reali o virtuali, che rappresentano Dio! Dio però non si identifica con nessuna immagine. Dio è altro. Ma Dio è l’aldilà. Il fatto più terra a terra è che per esempio un penitente abita in una zona lontana poco accessibile e quindi può trovare una chiesa che ha un’istallazione ad oc. Altro elemento è che una chiesa sarebbe a disposizione sette giorni su sette mentre con un prete sarebbe un po' difficoltoso. Ci si addentra di più quando si pensa all’anonimato e ci può essere chi si vergogna di essere riconosciuto. O chi desidera avere un supporto migliore con un esame di coscienza più dettagliato perché qualche prete dalla messa frettolosa si scarica in breve tempo come oggetti da buttare e non da curare. O peggio ancora persone deboli o donne passibile o possibile di abusi.
Gli svantaggi della confessione con l’intelligenza artificiale.
Anzitutto manca l’empatia quella stima reciproca fra il penitente ed il sacerdote. La conversazione la fiducia. Non viene data l’assoluzione ameno che non si tratti delle modalità previste nel mio blog del 28.8.2015. Vi è anche qualche caso di Privacy che costituirebbe un pericolo. L’accessibilità dei fedeli per cui non tutti sarebbero d’accordo con questa confessione preferendo la tradizione con il sacerdote confessore. Indubbiamente ad altri campi che non si attengono alla confessione artificiale ci sono alcuni aspetti positivi e anche negativi che esulano come ad esempio il nuovo modello occupazionale, il trattamento dei servizi sanitari, l’aumento delle efficienze lavorative, la capacità di apprendimento continuo, l’agilità e la documentazione mentale. Ma anche dai pericoli non siamo esenti: come la permanenza nel lavoro, i licenziamenti, la violazione dei diritti umani. Ogni passione tecnologica è carica di dipendenza. L’uomo pensa e la macchina no. Questo è un discorso che si amplia e va oltre la confessione ad intelligenza artificiale. Per rientrare nel tema: i visitatori nei due mesi che hanno preceduto l’inizio hanno registrato in una forma anonima di avere sollevato temi come questi a Gesù confessore: il vero amore, l’aldilà, i sentimenti di solitudine, la guerra e la disgrazia, la solidarietà, la sofferenza nel mondo, la sessualità e l’omosessualità. La maggior parte si è descritta come appartenente ai cristiani, agli atei, agli agnostici, ai musulmani, ai buddisti, ai taoisti. Facendo un resoconto sempre anonimo un terzo dei convenuti era di lingua tedesca, inglese, ungherese, cinese, russa. La chiesa con Papa Francesco offrì il suo placet auspicando che resti sempre nelle mani dell’uomo. Vi sono pure accanto all’Avatar ed alla confessione con l’intelligenza artificiale diverse applicazioni. Programmi che fra l’altro decidono un progetto per uscire dalle diverse dipendenze. È quello di Victori che detiene il miglioramento e le battute di arresto per tali anomalie a significare che tutto è studiato al benessere comune. Il teologo parroco Marco Schmidt con la sua equipe di esperti auspicò che l’esperienza continuerà e non avrà preoccupazione di essere bloccata. L’idea era di riconoscere l’importanza crescente dell’Intelligenza artificiale nella confessione religiosa. I risultati parlano di una superiorità alle previsioni: qualcosa di Dio entra nel cuore di questa umanità.
 
Autore: Albino Michelin 19.02.2025
albin.michel@live.com

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