sabato 19 aprile 2025

CALUNNIATE, CALUNNIATE QUALCHE COSA RESTERÀ

 È questa una massima di Voltaire- Bacone proferita verso il 1716. Opera messa in piedi da G. Rossini il secolo seguente. Interpretata da Don Basilio, eseguita dal Barbiere di Siviglia dice testualmente “La calunnia è un venticello assai gentile, un’Auretta che leggermente, dolcemente incomincia, incomincia a sussurrar “……… Questo vuol dire che la calunnia, come le fake news, come le bugie, le menzogne fanno il giro mondo o si respirano con l’acqua. Forse per questo è stata scoperta anche la macchina della verità, un nuovo metodo di analisi delle risposte fornite da soggetti per separare la verità dalle della menzogne. Antica quanto il mondo se è vero che questo interdetto di non imbrogliare il prossimo esisteva già nell’antico Testamento “con proibizione non dire falsa testimonianza.” Sta di fatto che la calunnia nel suo gigantesco apparato o nella sua Auretta nacque come si dice un’ora prima di noi. Un convegno tenuto all’università di Padova portava il titolo “Comunicare il vero ed il falso”. Affronta con approccio multidisciplinare “dalla filosofia, all’etica, alla teologia” il tema della comunicazione in un’epoca segnata dal disinteresse per la verità. Un uso massiccio delle fake news (falsità), come strumento di condizionamento dell’opinione pubblica, della irrilevanza istituzione deputata alla trasmissione del sapere e della verità (come la religione, la famiglia, la scuola). E dalla denigrazione della scienza e della statistica come strumento di conoscenza in modo accettabile. Perché la scienza e persino la memoria oggi vengono messe in discussione, denigrate per finalità comunicative-propagandistiche-ideologiche? Come mai hanno perso di autorità? Perché dietro la sacrosanta difesa del valore assoluto di ogni persona umana, essa finisce in realtà per difendere il diritto all’ignoranza di fronte alla conoscenza scientifica. E dall’altra parte la ricaduta sociale della conquista tecnico scientifica riguarda una popolazione sempre più deprivata sul piano culturale. Ma la povertà culturale dimostra che è una povertà culturale etica. Considerando un residuo di passato anacronistico c’è la spudoratezza dell’affermazioni di sé. Della propria attività del gruppo o del gruppo sociale o del proprio popolo come unico valore. Il vento del popolo soffia sempre più verso una parte non certo coinvolgendo anche gruppi sociali, che da questo sono danneggiati. In questo contesto risalta puntualmente la grande perdita della memoria si se. Che oggi colpevolizza molti giovani esperti infinitamente nel campo sociale. Sono strumenti di propaganda. Come funzionano le fake news nella manipolazione emotiva dell’opinione pubblica? Pare che anche questa sia una notizia clamorosamente sbagliata, sentito comunque l’effetto per infiammare le piazze. Dato che questa menzogna è vecchia quanto l’uomo potremmo essere pronti a considerare che le fake news non rappresentino un fenomeno nuovo, ma si sottolinea che rappresentino un fenomeno del tutto innovativo legato alla comunicazione digitale. Tutti abbiamo letto sui giornali come gli hacker utilizzati da alcune nazioni per influenzare risultati delle elezioni politiche operate su larga scala. E sui media per attestare l’inflazione ed i risultati delle elezioni favorendo i candidati legati ad un regime del paese. Tale operazione non presenta attualmente studi scientifici credibili e accettabile sul modo dei social media e dell’intelligenza artificiale. E questo quanto alla produzione dei contenuti e notizie che non hanno la verità come faro. Riconosciuta e vantaggiosa nel proprio interesse. In fondo si tratta di non lasciare alle macchine ormai capaci si separare la verità dalla menzogna la decisione fondamentale del nostro destino ultimo. E in più con l’aggiunta della volontà dell’uomo che, superata la calunnia, la fax news, la bugia, la menzogna, la falsa testimonianza, potrebbe in questo mondo guadagnarsi in po’ di pace.

Autore: Albino Michelin 28.02.2025
albin.michel@live.com

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