Magdi
Allam è o era l'islamico più conosciuto e famoso in Italia. Vicedirettore del
Corriere della Sera teneva spesso banco alla Tv specie "Porta a
Porta" con Bruno Vespa. Nato in Egitto, educato e cresciuto nella religione
maomettana, anche se con alcuni approcci con quella cattolica in una scuola
materna del Cairo, tenuta dalle Suore. Negli ultimi tempi non si sa se per convinzione
o per diplomazia teneva un linguaggio apertamente ostile nei media contro la
sua religione. Un vero godimento per gli amici della Lega Nord e per tutti i
nostri cattolici fondamentalisti. Sabato notte 22 marzo vigilia di Pasqua, si è
fatto battezzare nientemeno che dal Papa nella Basilica di S. Pietro, diffuso
in mondovisione. Che pure oggi possano avvenire delle conversioni dalle altre
religioni o da nessuna religione verso il Cattolicesimo, oppure viceversa, non
è una novità. A parte il fatto che chi viene da altri lidi verso la nostra
patria cattolica si chiama convertito, chi da casa nostra va ai Testimoni di
Geova si chiama pervertito. E la sua perversione viene punita con dispregio e
spesso con diffamazione. Scomunicato, scismatico e quant'altro di peggio gli si
possa affibbiare. Premettiamo che ognuno è libero di scegliere la propria fede,
di ripensarla, di sostituirla. Ma è sempre il punto di approdo di una graduale
meditazione, riflessione, maturazione. Ci sembra però che su queste affermazioni
si possano fare delle riserve per quanto riguarda il modo e i tempi. Sino ad
ora non si può dire che Allam abbia tenuto un atteggiamento di rispetto verso
la religione in cui è nato, cui apparteneva, in cui è vissuto. Egli sostiene di
aver rinnegato quella religione per combattere la radice del male. Insita in un
Islam che è fisiologicamente violento e storicamente conflittuale. Gli si può
rispondere anzitutto che ci sono nel mondo milioni di persone che senza
abbandonare la propria fede, imparano a conviverci all'interno, battendosi per
una umanizzazione e conversione. Quando un credente è convinto che all'interno
della sua chiesa o del suo mondo islamico le cose non funzionano, la morale
viene vilipesa, i rapporti umani criminalizzati, costui non scappa dalla sua
chiesa o dal suo Islam, ma ci rimane dentro per cambiarlo o almeno tentare. Se
no, ci possono definire anche disertori.
Un
battesimo provocatorio
Magdi
Allam però ha dimostrato più interessi personali che fede evangelica. Anzitutto
perché ha voluto offendere anche il mondo musulmano moderato. E l'ha fatto con
insistenza, con goduria, fino alla vigilia del battesimo e senz'altro lo farà
d'ora in poi con un livore ancora più provocatorio, se pur
pennellato da una pacatezza di linguaggio artificiale e sornione. E in questo
modo da un cotale difensore e fanatico d'Israele i palestinesi sono serviti.
Non solo loro, ma tutte le centinaia di milioni di persone che praticano la
religione islamica sono da lui radiate nella categoria dei popoli canaglia,
cellule di assassini, delinquenti, terroristi.
Ma si può essere così fegatosi?
Magdi
Allam è passato al cattolicesimo, si spera però conosca pure i nostri eccessi
delle crociate, le infamie delle inquisizioni, lo sterminio degli Indios nelle
Americhe, la persecuzione degli Ebrei e in parte anche gli attuali massacri di
popolazioni di religione altra perpetrati da milizie cristiane. E le conseguenze
di tale battesimo spettacolo le ha iI nostro convertito messe in conto? Centotrentotto intellettuali
della sua ex religione che avevano tentato di allacciare un dialogo con il
vaticano hanno contestato il suo battesimo, non perché uno di loro è passato ad
altra fede ma perché ha voluto sbatterlo in faccia a tutti con un gesto
deliberato e provocatorio, in un'occasione unica e speciale come la Pasqua, in
una forma così spettacolare, con l'intervento del regnante Pontefice. Ognuno è
libero di convertirsi, ma appunto perché la conversione è un cammino interiore
va scelta anche una modalità senza riflettori. Dal momento che parliamo di
personaggi, fa molta impressione l'atteggiamento di Roberto Baggio, uno dei più
noti calciatori del nostro tempo. Da qualche anno si è convertito al buddismo,
senza trombe e senza satellitari. Domenica 23 marzo 2008 ha avuto luogo ad Assago
un'assemblea religiosa di buddisti, 5000 convenuti, fra cui pure Roberto
Baggio. La sua impressione molto pacata:” i cammini dello spirito si fanno nel
silenzio interiore e nella sobrietà". Bravo, Grazie Roby!.



Autore:
Albino
Michelin
18.04.2008
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