Caro Direttore, ho terminato or ora di
leggere l'articolo a pag. 16 del numero 131 di RINASCITA dal titolo "Al
nuovo Vescovo di Coira e Zurigo: Ricordati che sei un uomo " a firma di
Albino Michelin. Sono sicuro che nella tua perspicacia, puntualità e preveggenza
avrai già pensato, oltre che a pubblicare questo preziosissimo scritto sul tuo
giornale, di inviarne una copia a Mons. Amedeo Grab al quale è diretto. Se non
lo avessi fatto, te ne prego, fallo subito un espresso-raccomandata
all'interessato: addebitami, se ce ne fosse bisogno, le spese cui dovessi
andare incontro. Non voglio assolutamente che un povero sprovveduto, digiuno di
tutto, e pivellino come Mons. Grab, manchi questa lettura di: "cose essenziali"
e quindi inizi male (e finisca peggio) la conduzione pastorale della nuova
Diocesi a lui affidata. Mi affligge il pensiero che questo insuperabile scritto
non abbia visto la luce prima ancora che Mons. Grab mettesse piede nella
Diocesi di Coira, lo avrei personalmente comunicato al povero presule che, ne
sono sicurissimo, oltre che tener conto alla lettera delle
"essenziali" raccomandazioni fatte dall'autore dell'articolo, avrebbe
pubblicato su tutti i quotidiani svizzeri sinceri, sentiti, filiali ringraziamenti a chi, in modo così semplice, ma sempre altamente
qualificato, si era premunito di
fornirgli tanto materiale indispensabile in vista del nuovo incarico pastorale.
Ti prego, caro Direttore, non perdere altro tempo se non avessi già pensato a
mettere al corrente Mons. Grab; non lasciare, per colpa di una spesuccia di
qualche franchetto, che la Diocesi di Coira, dopo le traversie subite per colpa
del predecessore di Mons. Grab, riceva ancora duri colpi dall'inesperienza
dell'ex Vescovo di Ginevra e Losanna. Penso che il Signore, che tutto vede e
tutto sa, e che non opera mai nulla a caso, abbia destinato Mons. Amedeo Grab
alla Diocesi di Coira solo perché in essa vive un tizio che gli poteva fornire
tutti quegli insegnamenti assolutamente necessari per la guida morale,
spirituale, pastorale di detta Diocesi. Come infatti l'Onnipotente avrebbe
potuto prendere questa decisione, per mezzo di uomini poveri ed ignoranti, se
non avesse fatto sicuro affidamento su chi avrebbe fornito al neo eletto
indirizzi precisi, in perfetta linea con il Concilio Vaticano Il, insuperabili
per profondità e senso ecclesiastico, appena appena avvicinati dagli scritti
che la Bibbia offre? Ecco, io personalmente vedo un segno del cielo in questo
intervento di uno scrittore che, sempre, anche in mille altre circostanze, si è
dimostrato veramente al di dentro di
tutta quella problematica che, se fosse ciecamente accettata da chi di dovere, spalancherebbe
le porte alla conquista del mondo intero alla Chiesa. E soffro sinceramente, te
lo dico con gli occhi gonfi di pianto, caro Direttore, che un tizio simile,
vero dono del cielo alla terra, non sia ascoltato alla lettera soprattutto per quel
senso profetico che dimostra in ogni sua esternazione. Tutto sarebbe più facile
ed il mondo correrebbe più sicuro e più in fretta se tutti calzassimo copertoni
Michelin. Tuo sempre affezionatissimo.
(Don
Angelo Lini Missionario degli Italiani di Lyss-Seeland)
A
cura di
Albino
Michelin
16.09.1998
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