Per non cadere nei soliti equivoci è opportuno chiarirsi sul significato di
religione e operare una distinzione fra il messaggio originario promulgato dai
loro fondatori e le chiese o istituzioni al vertice che poi le hanno interpretate o
le stanno interpretando, e di conseguenza manipolando e sfruttando. Se ci limitiamo solo
alle due più vicine a noi, Cristianesimo e Islamismo sappiamo che Gesù ha fatto
punto di forza della sua dottrina l'amore e il perdono verso il prossimo.
Maometto da parte sua ha iniziato il Corano con l'espressione "Dio grande
e misericordioso “. La storia invece da 14 secoli ci ha dimostrato che le
guerre fra queste due religioni o contro altro genere di infedeli sono state
atroci e senza tregua. lnutile citare tutte le aberrazioni. Anche negli ultimi
15 anni più di 20 milioni di persone sono state uccise in nome di Dio. E là
dove le guerre pianificate sono diminuite, diminuita non è invece la
discriminazione. Nel nostro piccolo vedi il diritto interdetto ai cristiani di
costruire chiese nei paesi islamici e di questi ultimi di costruire moschee nei
nostri paesi, specie in Italia. Oppure il diritto interdetto di sovvenzionare le scuole
islamiche, come da noi che sovvenzioniamo le scuole private cattoliche, non
ostante il
divieto dell'articolo 33 della Costituzione: libertà di scuola ma senza oneri
per lo stato. Ln base a ciò alcuni sostengono che le religioni dividono il
mondo anziché unirlo e quindi esse sono inutili, anzi nocive. Saranno utili per
illudersi di un paradiso futuro, ma non per cambiare i rapporti umani sulla
terra. Come diceva Marx, religione oppio dei popoli. E si riferiscono magari
all' Arabia, lran, Afghanistan in cui la religione è ancora allo stato puro,
non secolarizzata come in Europa: e proprio là non sembra vi sia un livello di convivenza
civile accettabile. Altri sostengono che le religioni tendono sempre a
mantenere il popolo nell'ignoranza e sudditanza per poterlo meglio sfruttare,
per cui diminuito il senso religioso non vi subentra nessuna cultura alla
democrazia e al senso civico. Anche questo aspetto è abbastanza palese in
Italia. Altri si affidano ad alcune statistiche: in Usa dove il 96 crede in Dio
e 76 nel diavolo si costata un alto tasso di omicidi, mentre in Svezia dove i credenti sono molto meno(56) il tasso di omicidi è assai
minore. E ne deducono che esistono persone prive di religione ma sensibili ai
valori umani e alla dignità della persona. Quindi la religione sarebbe un
opzional personale. Che rispondere? Ad un attento esame il fenomeno religioso è
sempre stato universale ed ubiquitario. Con tendenza a funzione sociale. Anche nella storia
cattolica non è mancato l'interesse per i poveri, i pellegrini, costruzione di ospedali ecc. In antico il
sofista greco Crizia sviluppò la teoria, diventata celebre, secondo cui gli dei
furono inventati per costringere gli esseri umani a comportamenti morali, a non delinquere. Lo
storico romano Polibio pure lui scriveva con convinzione che le religioni
servono a tenere a freno le violente passioni delle masse. Ed un proverbio
veneziano di qualche tempo ripeteva: i carabinieri con lo schioppo e i preti con
l'inferno cercano di tenere il mondo fermo. Insomma dovremmo convincerci che
non ostante i tanti "misfatti" veri o presunti, le religioni
garantiscono più vantaggi sociali che svantaggi, e che in assenza di una religione l’umanità stenterebbe a
trovare un freno ai propri istinti e decadrebbe nelle barbarie. Una conferma, anche se a
cliché ridotto ma emblematico, la possiamo desumere dalla votazione popolare
avvenuta il 18 maggio 2014 nel Canton Zurigo. Cioè: se anche le persone giuridiche, le imprese debbano
obbligarsi a pagare le tasse del culto, ciascuna ovviamente per la propria
chiesa o confessione religiosa. La condizione: che i proventi previsti non
venissero usati per spese di culto o costruzione di edifici sacri ma
"solo" per attività sociali, il tutto legalmente controllabile. Si pensava che in questo
periodo di eclisse del sacro, di perdita di credibilità specie nei confronti
della chiesa cattolica se ne uscisse con una bocciatura totale. AI contrario!
risultato fu del 71 a favore. Anche per lo Stato questo è un grosso vantaggio.
Avere delle istituzioni che educano al senso civico, al rispetto delle leggi,
della roba degli altri, delle persone, significa per lo Stato meno grattacapi,
meno polizia, meno criminalità, meno morti, meno galere. E ad un livello più globale se le diverse
religioni di questa terra, al di là dei loro dogmi, dei loro santi, dei loro
riti, si accordassero per formulare un "ethos mondiale", una specie
di professione di fede civile a cui attenersi: vedi l'impegno contro l'esportazione di armi, contro la tortura,
contro la produzione di scorie radioattive, contro l'inquinamento
dell'ambiente, contro la tratta delle donne, contro il razzismo ... certo anche la
tanto agognata e proclamata pace del mondo sarebbe un po’ più vicina.
Autore:
Albino Michelin
21.05.2014
Nessun commento:
Posta un commento