martedì 22 novembre 2016

RIFONDARE RADIO MARIA: SOSTITUIRE IL DIRETTORE LIVIO FANZAGA. LETTERA APERTA AI VESCOVI ITALIANI

Il 30 ottobre 2016 il frate domenicano G. Cavalcoli nella sua consueta catechesi mensile dai microfoni di Radio Maria si peritò di divulgare che il recente terremoto nel Centro Italia è conseguenza del peccato originale e punizione di Dio nei confronti delle coppie di fatto e omosessuali. Mons. Beccia, assistente allo Stato vaticano insorse definendo tali affermazioni offensive ai credenti e scandalose per i non credenti. E Mons. Galantino segretario dei Vescovi italiani il 5 novembre intervenne pure comunicando essere questa una dichiarazione di un paganesimo senza limiti. E obbligò l’emittente a sospendere il predicatore, la quale emittente non ebbe diversa soluzione che scusarsi. Ma in pratica il predicatore altro non disse se non il verbo che da sempre ribadisce il suo direttore. E’ l’occasione questa per aprire gli occhi e intervenire, in quanto tale soluzione è un‘astuzia tipica di P. Livio Fanzaga, di Brembo(BG), religioso della Congregazione Scolopi, anni 76. I referenti di Radio Maria, teologi o laici, sono tutti accuratamente scelti e vaccinati da lui, con obbligo di interpretare la voce del padrone, nel caso la sua, pena essere corretti pubblicamente dopo una relazione non confacente al suo magistero, che egli, sempre astutamente identifica con quello della chiesa. Il sottoscritto, interessato allo studio della cultura religiosa italiana e alla sua diffusione, dal 2002 ha seguito e registrato conversazione di questa emittente soprattutto quelle del venerdì sera ai giovani e le sue sintesi della stampa ripetute poco dopo la mezzanotte. Si permette quindi di elencarne qualcuna, perché non si tratta di farlocche anticlericali, ma oggettive offese di un “irriverente”. Il 15.8.2002 sbeffeggiava i protestanti perché concedono il sacerdozio alle donne. E definiva Lutero e Calvino dei cornuti. Chissà cosa direbbe Papa Francesco. Che oggi talvolta quindi il Fanzaga li debba accettare come “fratelli” sembrano piroette di salvataggio per accreditarsi di fronte agli alti vertici. Il 6.1.2005:” Chi ha letto il Codice da Vinci la pagherà’”. Questo sa proprio di vendetta. Un altro venerdì sera:” i giovani che vanno al dancing vanno in una porcellaia e chi fa l’amore prima del matrimonio è un porco”. Ma saltiamo a tempi più recenti. Il 7.3.2009 in occasione del terremoto dell’Aquila, capitato durante la settimana di pasqua, disse che è un invito di Dio ai malcapitati dell’Abruzzo per partecipare alla sofferenza della passione di Gesù. Il 27.12.2012 in occasione del tsunami nell’oceano indiano con centinaia di migliaia di morti, il nostro sentenziò che Dio lo mandò per rendere gli uomini casti e purificarli. Ma questo religioso che non sia per caso un po’ complessato in materia? L’ 8.11.2015 ai due giornalisti GL. Nuzzi e E. Fittipaldi che avevano pubblicato documenti del Vaticano concernenti ricchezze e carrierismo della chiesa, inviò l’epiteto “siete sterco e letame e io vi impiccherei”. Il 3.2.16 la povera Cirinà è stata chiusa anzitempo nella cassa da morto. Aveva proposto e fatto passare in parlamento la legge sulle coppie di fatto. Il Fanzaga neo artista del malocchio la tramortì: “brindi pure con il prosecco alla vittoria, ma si ricordi che arriverà anche per lei il funerale e molto presto”. Ma signora Cirinnà per la sua dignità e per quella di tutti lo citi al tribunale, costituendosi parte civile, come dovrebbero fare tanti umiliati e offesi. Basta così, ma fiorellini del genere ve ne sono a centinaia. Ed ogni condanna ai peccatori il nostro l’accompagna con sorrisini, risate, sghignazzate, cachinni, sbruffonate istrioniche, arroganti e astiosi disprezzi, gridolini con l’urlo nella strozza, gasato di sicumera. E soprattutto con intimidazioni psicologiche, purgatori e inferni a non finire, fondamentalista, leader Isis terrorista di una religione becera e medievale, spacciatore di droga religiosa Perché francamente con tante panzane e fandonie il troppo storpia. Aprire la radio, sentire, registrare per credere. Ovvio che le persone fragili ed emotive ci cascano dentro. Ed il nostro sa intercettare bene le paure e la pancia della gente. Talvolta vale la pena prendersi un po’ di relax ed ascoltarlo come una macchietta di Totò. Ma attenzione, il tutto ammorbidito con “amici cari, amici miei, la regina della pace, dell’amore…” A lui forse la Madonna è apparsa a Medjugorje così, ma questa, la sua, non è la regina della pace, è la regina della maleducazione e delle divisione. Un cattolicesimo senza galateo e buona educazione non è testimoniare l’amore del prossimo, cioè il massimo comandamento del Vangelo. E non si salvi in calcio d’angolo tirando fuori continuamente la frase della Bibbia: “Vi perseguiteranno e derideranno a causa del mio nome” (Mt.10,17). Non si faccia passare per martire e santo subito, prima del tempo. Lo attaccano e lo manderebbero in galera non in nome di Gesù, ma in quanto maleducato. In Italia abbiamo altre emittenti che sanno proporre il Vangelo con sane motivazioni senza imporre e senza offendere morti, terremotati, disgraziati della terra. Pensiamo a TV 2000 (Sky 140), Telepace (Sky 515), Tele Padre Pio (Sky 852), Radio Mater, Radio Oreb, ecc. Sono utili per eventi, aiuto alla preghiera, accompagnamento agli anziani, musica sacra, meditazione. Questo lo fa anche Radio Maria, ma quando arrivano le rubriche Fanzaga con i sui teologi va proprio tutto alla malora. Altro che radio cristiana nelle famiglie, è radio pagana. Ha ragione il segretario dei vescovi italiani, sopra citato. E così Radio Maria diventa “Setta di Maria”. Non vogliamo qui sottovalutare la capacità manageriale del religioso Scolopio: sui 3 milioni di ascoltatori in Italia,75 ripetitori, impianto in 70 paesi,18 milioni di offerte annue, ragion per cui il nostro batte cassa due volte al giorno, 800 mila euro di sovvenzioni statali più o meno all’anno, migliaia di addetti stipendiati o volontari. Qui non ci interessano queste discussioni, potremmo peccare di imprecisione. In data 11.12.2005 Giuseppe Zenti, allora vescovo di Vittorio Veneto ed oggi di Verona, scrisse una lettera aperta in cui accusava (o meglio pregava questa emittente) di: a) diminuire lo spazio a satana, perché solo Dio è il Creatore e la Provvidenza del mondo b) di collocare Maria nel giusto ruolo, essa non è colei che ferma il braccio di Dio perché non scagli le sue vendette c) di non insinuare la figura di Dio come la causa di tutte le nostre sofferenze. Che effetto fece questa lettera aperta? Nessuna. A Padre Livio Fanzaga è come lavare la testa all’asino. Per cui vale la pena una sua sostituzione, che egli di buon grado dovrebbe accettare in coerenza con le sue catechesi, secondo cui l’obbedienza va fatta con gioia perché ci unisce al sacrificio di Cristo sulla croce. E’ opportuna una rifondazione della conduzione, un programma di evangelizzazione fondato su un nuovo linguaggio. Si, perché missionarietà ed evangelizzazione è anche linguaggio.

Autore:
Albino Michelin
16.11.2016