domenica 28 gennaio 2018

GRAZIE, MAROCCHINO MUSSULMANO

Domenica 7 gennaio u.s. mi trovano in Italia presso un rifornimento di benzina. Ad un certo punto mi si affianca una vettura e il conducente si sporge dal finestrino avvisandomi che la gomma destra è sgonfia. Ringrazio, e l’informatore parte. Scendo, costato l’imprevisto e mi decido di telefonare alla centrale Touring Club di Ginevra per informazione sul da farsi. Mentre sto controllando il sito esatto, statale Verona –Vicenza km 386, mi si accosta un’altra vettura. Un giovanotto mi chiede se sono il proprietario della vettura in panne, e parlando un discreto italiano con accento straniero mi dice:” scusi io sono marocchino, un amico mio mi ha informato che un automobilista si trova appiedato per un guasto. Mi disse pure che non si tratta di un giovane, ma di una grande (cioè di un vecchio, grazie del complimento) e quindi sono venuto a darle una mano. Se Lei si sposta in fondo al parcheggio le sistemo io la gomma. Non è un lavoro complicato.” Rimango interdetto fra il dubbioso e l’incredulo, esco per allacciare meglio il discorso. Mi assicura subito che lui questa riparazione la fa gratis, non vuole soldi. Lo fa perché pensava solo ne avessi bisogno. Come di fatto era. Ha estratto il cric dalla sua vettura, e un flacone di liquido ad hoc depositato nel mio bagagliaio, ha maneggiato alcune viti, inserito nella gomma il liquido, in dieci minuti tutto sistemato Poi mi informa di non superare gli 80 km, orari, e di andare il giorno seguente alla prossima concessionaria ufficiale gomme, distante qualche centinaio di metri per un dettagliato controllo. In dovere di sdebitarmi lo prego di accettare almeno 20 euro e garbatamente risponde che non accetta denaro e che l’ha fatto per aiutare una persona in difficoltà. Siccome il sottoscritto ha una certa facilità di attaccare bottone e per dettagliare certe impreviste situazioni gli domando:” scusi, ma lei è un marocchino musulmano e mi ha dato una mano perché crede in Allah? Mi rispose:” si’, io credo in Allah, ma io l’ho fatto per Lei non per Allah. Anche se Allah nel Corano dice di aiutare i forestieri.” Mi ha salutato in lingua veneta ciao, ed è ripartito per la sua strada. Rimasi senza parola, ma una ridda di pensieri mi si è girata nella mia testa. Carico di ottimismo sono andato in un vicino chiosco ad acquistare dei giornali e alla proprietaria raccontai il fatto. Questa mi chiese:” ma lei poi ha guardato bene dentro la vettura se c’era ancora il portafoglio, i documenti, il bancomat? Io le risposi che tutto era rimasto in ordine, nessun furto, tanto più che l’auto non ha voluto spostarmelo lui, ma ha incaricato me proprietario. E la giornalaia cominciò con la tiritera verso i marocchini:” sa, perché oggi bisogno stare attenti, te le fanno sotto il naso, ti fregano senza che tu te ne accorga, ti fanno un sorriso e intanto ti cacciano la mano nella borsetta. Lei è stato fortunato.” A tale discorso sono rimasto bloccato, pensavo che la signora mi facesse un’espressione di meraviglia e di elogio. E invece mi ha dato uno schiaffo al marocchino. Stizzito mi salta la mosca al naso costatando il solito rancore verso il marocchino di turno, il disprezzo della razza “negra” inferiore, la fasulla superiorità della razza bianca. Mi viene da infilare un predicozzo.” Gentile Signora, a questo mondo vale di più una goccia di miele che non un barile di aceto. E se noi vicentini con tutte le nostre insolenze verso gli stranieri non guardiamo un po’più a casa nostra con la bella lista delle nostre corruzioni ,crac della banca Zonin, inquinamento delle falde acquifere, fallimento del Vicenza calcio ad opera di mercanti furbastri, bande illegali di cocaina orchestrate dai nostri concittadini assoldando clandestini e albanesi, e non abbiamo l’umiltà di apprezzare questi gesti anche minimi degli immigrati qui residenti, allora ben venga a breve termine l’invasione afro-asiatica a sostituire questa nostra civiltà europea, vecchia, usurata, egoista a portarci una ventata di aria nuova e di altruismo. Ripetiamo fino alla noia che gli stranieri devono rispettare le nostre leggi e i nostri presepi, ma io le dico che stiano lontano e non si integrino per carità nei nostri “veri valori”, come la mafia, l’evasione fiscale, riciclaggio di denaro sporco, la mancanza di senso civico. Forse tutto ciò lo dovremmo imparare da loro, dai nostri futuri inquilini, come avvenuto nell’integrazione di tutte le civiltà precedenti.” Finito il predicozzo, volato troppo alto e oltre i confini. La signora mi si alterò con voce stridula mi indicò l’uscita con un “qui non si permetta, qui non è casa sua”. Me ne sono andato per non vedermi arrivare addosso qualche scarpa. E intanto la gomma della mia vettura viaggia ancora grazie al buon samaritano, marocchino musulmano.

Autore:
Albino Michelin
26.01.2018

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