sabato 24 giugno 2023

CHIESA CATTOLICA UNIVERSALE E SE LE RELIGIONI FOSSERO TUTTE UGUALI

 Oggi la bibbia è il nostro testo né più nemmeno letto degli altri testi di fondazione culturale e religiosa dove usare liberamente il testo sacro voleva dire prendersi una martellata in testa. Vedi storicamente il Giordano Bruno e varie censure attuali o presso i musulmani le iraniane sotto tiro. Ora viene a proposito una parabola interpretata di Gesù, antidogmatico, concernente il seme sparso nei campi, (matt,13-23) che riceve un’accoglienza diversa secondo la tipologia del terreno. Questo da frutto e produce ora il cento per uno, ora il sessanta, ora il trenta. I semi del verbo sono concetti immagine. Ogni campo è campo di Dio. Chi si ispira alla Parola di Dio non conosce barriere, culti, tradizioni ma si avvale in tutte della potenza del suo carisma. Ecco qui il pluralismo e il dio di tutte le religioni. Una parola di Dio che si è inserita nella cultura e nella creatività umana. E qui viene in mente, da all’inizio condannato e poi riabitato dalla stessa chiesa, (1797-1855 fatto beato 18.11.2007), l’abate Rosmini disse che ogni uomo esiste il crepuscolo di dio. Certo vi può essere un crepuscolo serate che prelude la notte fonda ma vi può essere anche in crepuscolo che prelude ad un giorno festoso. In questo senso l’uomo è capace di dio, e lo ripeteva a buone ragioni il teologo s. Tomaso. Ma già il vangelo scrisse che con Gesù veniva nel mondo la luce, vera quella che illumina ogni uomo: quindi dal cattolico al pigmeo ad ogni razza la più arcaica. E qui viene in mente una lezione tenuta a Bergamo dal prof. Lenaers “se la fede cristiana è conciliabile con la modernità “e l’altro libro di Mauro Franco “Opzione Francesco” e se per l’occorrenza non sia il caso indubbiamente non di ribaltare ma di ristrutturare diversi concetti del credo. Ecco alcune priorità nella quale il post Francesco sarebbe d’accordo. Diminuzione della sofferenza nel mondo secondo la sua prioritaria missione. Dobbiamo agire nel mondo affinché ogni uomo abbia sua dignità, dignità nel suo ambiente, nella sua relazione umana. Tutte le leggi umane si basano sul consenso di questa sacralità. La sacralità di ogni persona è la matrice di ogni morale. Seconda priorità è quella dell’antico diverbio scienza e religione. Ora la scienza è eterna come dio. La religione invece si è fermata circa nel al 1660 con il concilio di Trento. Da non confondersi con la tecnica che è in mano all’uomo nel bene e nel male. Quando in antico si pensava che il dio andromorfo ( a somiglianze di un dio sovrumano) versava l’acqua dal cielo o gli uragani per punire cattivi o le caramelle per i bambini bravi, quando tutto queste è stato smentito dalla scienza e quando scoppia un epidemia non organizzeremo della processioni penitenziali per implorare il cielo e far cessare questa punizione, ma se siamo senz’atro intelligenti ed di buon senso imaganizzeremo quanto ci conviene e necessario per il ben vivere insieme, e per evitare corse agli armamenti. E poi c’è l’importanza capitale fra le altre la questione femminile. E qui si fa riferimento al passo del credo in cui si dichiara Cristo nacque da Maria vergine. Nasce uomo perfetto da una donna imperfetta che avrebbe bisogno di sostegni miracolosi. E su questo argomento da parte delle donne appena si va in profondità è una rivolta a tutto campo. E non solo lesbiche e si qui tocca un nervo scoperto. Per chi ha un po’ di esperienza è la difesa da parte della chiesa di mandare all’inferno chi non crede ai suoi dogmi-specie all’Immacolata concezione. E pensare che questa donna stia in certo senso sia “maneggiata:” nel quanto secolo stata definita la Vergini quale Madre di dio, nel quinto secolo le vergine durante il parto, nell’altro secolo Vergine che concepisce dio attraverso l’orecchio-destro. Ma di che madonne può essere devota una donna che ha paura del proprio corpo, che si vergogna della sua maternità, che si nasconda quasi di commesso un atto indegno. Una donna che quasi venga coperta di ulteriori teloni per nascondersi le vergogne. Ecco una donna va giustamente elogiata e celebrata ma non dogmatizzata. Certo un minimo di intellettualismo rimarrà perché uomini siamo e innati ai ragionamenti. Trascendenza di Dio, l’esistenza storica di Gesù, l’autocoscienza personale. Questo è il campo del signore in cui magari possiamo avere meno strutture religiose, dall’istituzione alle liturgie, ai dogmatismi, alla credenza perché anche una verità cristiana debba rifiorire in quanto minacciata di tristezza e di congelamento, possano crescere le lingue orientali col il loro grande spirito della sapienza confuciana, cresca anche il Veda la sua reincarnazione che poi altro non è che il simbolo collaterale della risurrezione della carne, sul mantra, il suo meditare che non è cercare vie di uscita ma vie di entrata. E avanti anche con la negritudo un popolo immenso che spera nel ricongiungersi con l’oltre tomba. Campo aperto quello di Dio, campo aperto quello dell’uomo. Sarebbero terminate le guerre di religione. Morirebbe la religione, rinascerebbe la fede.

Autore: Albino Michelin 19.06.2023
albin.michel@live.com

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