domenica 25 luglio 2021

CATTOLICI CHE NEGANO LA BENEDIZIONE AGLI OMOSESSUALI

 Siamo tornati ad un altro caso Galilei, o quasi con il conflitto scienza-fede. Pare dato scientifico oggi l’esistenza di persone con un corpo biologico maschile e psicologicamente femminile come d’altra parte con corpo biologico femminile e psicologicamente maschile. Sarà un incidente di percorso della natura, ma anche questo appartiene alla natura come esistono mongoloidi (ci si perdoni l’irriverenza) irriformabili, ma degni di rispetto. La presente riflessione non riguarda né dibattiti politici, né DL Zan ma la posizione di molti cattolici che affrontano il problema con acrimonia e disprezzo, basandosi a sentir loro sugli insegnamenti della chiesa, paracadute di sicurezza. Allora ci sia consentito senza spirito di riformatori, ma allo scoperto, tentare una spiegazione di questa posizione parassitaria che ignora ogni approfondimento storico, teologico, interpretativo affermando che la chiesa non può stravolgere il suo magistero tradizionale, non può benedire il peccato, e che il matrimonio resta quello della coppia originale, padre madre figlio dai due generato. Crociata che nulla ha da spartire con Gesù e il suo Vangelo cui la Chiesa reclama di riferirsi. Di motivi ne citiamo sei e tentiamo di dettagliarli 1) infallibilità papale ad personam. Mentre invece è garantita in solido alla chiesa in quanto comunità di Gesù Vero che Gesù disse a Pietro:” Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa” (Mt.16.15). Ma glielo disse in quanto rappresentante collegialmente dei dodici apostoli. Personalmente invece poi Gesù chiama Pietro Satana (Mt.16,23) perché dimostra intendimenti di prestigio laico. I dodici non erano delle belle statuine di contorno ma cogestori coinvolti. A conferma attuale vedasi anche il nr.22 L.G. del Concilio Ecumenico 1965, rimasto però inoperoso. Nel caso del diniego benedizione omosessuali la decisione non è stata presa in modo condiviso.) Stratificazione bimillenaria del potere chiesa Basti pensare al “Dictatus Papae” di Gregorio VII (1020-1085). Citiamo tre dei 27 precetti: “Al papa tutti i principi sono tenuti di baciare i piedi…Solo al papa è lecito deporre gli imperatori…la chiesa romana non ha mai errato e mai errerà in eterno. ”Questa concezione ovviamente pare superata, però inconsciamente fa capolino in tutte le decisioni, che essa si arroga in forma autoreferenziale come nel nostro caso. A conferma vedi il nr.333,3 del Diritto canonica edito nel 1983.-3). L’equivoco del consenso universale. Esso consiste nel fatto che spesso l’istituzione chiesa alla richiesta di innovazioni come il sacerdozio alle donne, agli sposati, il libero matrimonio ai preti o nel caso la benedizione agli omosessuali risponda che in questi ambiti si richiede il consenso di tutta la chiesa. Domanda: come mai i preti cattolici di rito orientale, gli attuali parroci di Firmo, Castroregio (CS) e Piana degli albanesi (Pa) hanno il privilegio di sposarsi quale premio pe essere passati nel 1596 dalla religione ortodossa alla cattolica? E ugualmente i pastori anglicani che si fanno preti cattolici.? E’ stato chiesto il consenso a tutta la chiesa o fatto un regalino per l’abiura della precedente religione all’incremento numerico alla nostra? Non si dà l’impressione di due pesi e due misure.? E’ veramente volontà di Gesù che le donne siano interdette dal sacerdozio o che i preti non possano sposarsi o gli omosessuali siano considerati banditi.? 4) Mancanza di sinodalità. Significa che prima di prendere decisioni importanti l’istituzione chiesa dovrebbe operare una consultazione alla chiesa universale attraverso i sinodi di ogni nazione. Pure premesso che la verità (quella del vangelo si chiama Amore) non può essere posta a votazione né dal papa né da qualsiasi credente. Sinodi esistono in Germania, Austria, Olanda, in molti paesi del nord. Papa Bergoglio ha sollecitato anche l’episcopato italiano a formare un sinodo nazionale, il suo presidente Card. Bassetti risponde che l’Italia non è ancora pronta (? I). Ovvio che le altre chiese dopo matura riflessione partono anche da sole. Che in Germania i preti diano la benedizione agi omosessuali motivando” l’amore vince, “oppure riferendosi a Paolo (Rom 12,14) “benedite e non maledite” oppure consigliando la chiesa alla coerenza e di non benedire le armi, vero peccato perché ordigni di morte, molto più grave che benedire gli omosessuali in cerca di un amore per quanto difficile. La maggioranza del clero fuori d’Italia non agisce per ribellione al papato ma per amore verso la gente. Vedi le innumerevoli lettere di studiosi cattolici inoltrate con rammarico. Il caso di A. Rosmini (1797-1885), prete teologo condannato due anni dopo la morte, riabilitato 112 anni più tardi, fatto beato nel 2007, dovrebbe far riflettere la chiesa di non perseguitare i suoi profeti e poi riabilitarli post mortem a nuvole d’incenso. 5) Sessuofobia secolare. Da sempre la chiesa ha paralizzato i credenti con l’incubo del peccato sessuale. Il più grave di ogni tipo di aberrazione. Inferno eterno senza scampo: sesso solo per la procreazione.  Vedasi dall’internet il” Manuale dei confessori” a cura del vescovo francese Bouvier 1857 per rendersi conto della dovizia di dettagli erotici che soprattutto le penitenti dovrebbero accusare in confessionale. Ovvio che il diniego della benedizione agli omosessuali sia ancora frutto di questo incubo. 6) Attuali tensioni fra Papa Bergoglio e Clericalismo curiale. La conflittualità esiste e non si scoprono misteri. Non ci si deve meravigliare. Nel senso che noi crediamo alla chiesa non ostante la chiesa, perché all’origine c’è Gesù e a Gesù ci si può sempre riferire. Ma dopo che questo papa ha “tentato” di riformare la curia addirittura allontanando alcuni cardinal, ultimo Becciu, o per motivi finanziari o per pedofilia, Bergoglio non può avere vita facile e quindi deve anche accettare la parte conservatrice, come in questo caso approvando il decreto della Dottrina della fede del 16. 3. 21, ancorché egli verso il mondo omosessuale sia stato da sempre rispettoso e aperto. Queste alcune considerazioni che si possono indirizzare ai cattolici ossequienti, allo scopo di rendere motivata e riflettuta l’appartenenza alla chiesa, evitando di ritornare alle crociate e di erigersi orgogliosamente dalla parte dei vergini, dei puri e casti.

Autore: Albino Michelin 07.06.2021
albin.michel@live.com

Nessun commento:

Posta un commento