lunedì 10 luglio 2023

FEDERICO FAGGIN: LA NATURA DELLA COSCIENZA E DELLA TECNOLOGIA: IRRIDUCIBILI

Federico Faggin è noto fisico inventore nato a Isola Vicentina (VI) nel 1941. Nel 1968 a 27 anni emigra in California e diventa una persona di riferimento per tutti gli scienziati ed appassionati di tecnologia. Con il microprocessore ha contribuito a plasmare il presente che tutti conosciamo. Nel 2010 ha ricevuto da Obama il premio nazionale e nel 2019 gli è stato conferito dal Presidente Mattarella il titolo di Cavaliere. Nel 2011 ha fondato una organizzazione no-profit dedicato allo studio scientifico della coscienza. Nel 2019 ha pubblicato un libro “Silicio” e “Irriducibile” fino al suo appassionato impegno sulla consapevolezza. Faggin nel 2011 ebbe anche una esperienza mistica. “Sentii emanare dal mio petto una potente carica di energia-amore mai provata prima, amore che superava qualsiasi mia idea sulla natura dell’amore. Ampi fasci di luce riempirono la stanza per poi abbracciare l’intero universo. Era la sostanza da cui tutto ciò che esiste e fu fatto. Con sorpresa riconobbi che quello ero io. L’esperienza mi cambiò per sempre.” Ed ecco ora il suo pensiero. La materia incosciente non può produrre organismi coscienti. A parte l’origine dell’universo si sa soltanto che i germi della nostra natura sono in esso racchiusi. Attualmente si sono un po’ stemperate le diatribe fra materialismo e l’origine della coscienza umana. La vita proviene dalla cellula umana, verosimilmente la parte più piccola dell’organismo, noi ne abbiamo trenta trilioni. Il mondo esterno viene passato dentro di noi, attraverso l’esperienza delle informazioni sensoriale diventa una esperienza interiore. La vera intelligenza sta nella capacita di comprensione è di capire le profondità. Non è prodotta della meccanica, dalla chimica, non è campo elettromagnetico con delle relative reazioni.
Francesco Redi (Arezzo 1623), famoso biologo del suo tempo, andava dicendo” vivum ex vivo” non può nascere un essere dotato di vita da un altro essere inanimato. Quindi anche nella coscienza del mondo interiore possiamo distinguere quattro classi distinte: la prima è quella cognitiva o che deriva dalla percezione del mondo fisico. Il gusto del cibo, profumo dei una rosa, suono della musica, il senso del colore. La seconda categoria riguarda le emozioni come curiosità, amicizia, compassione, gioia, fiducia, paura, rabbia, tristezza, orgoglio, ostinazione, vergogna. invidia, avidità, confusione e così via. La terza è costituita dai pensieri. Se chiedi a te stesso come fai a sapere di avere un pensiero percepirai una debole immagine del pensiero prima ancora di averlo tradotto in parola. La quarta categoria contiene i sentimenti spirituali, di amore intenso e disinteressato, il sentimento di unita con l’universo, con una presenza trascendente più grande di noi, le ineffabili esperienze mistiche riportate nel corso dei secoli. Altra caratteristica e che queste esperienze di coscienza non sono clonabili, non sono trasferibile ad una secondata persona, restano nella mia interiorità ed intimità. E passiamo alla tecnologia con il suo computer (anno di fondazione 1941) e di conseguenza al Robot e all’intelligenza artificiale (IA). Qui vale il discorso di prima. Dalla cellula animata non nasce nulla di inanimato CP compreso. Che l’uomo è il luogo del cervello e della mente, mentre CP è il luogo della memoria e del calcolo. Che l’uomo è costruttore del PC, mentre la macchina è l’elaboratrice. Che il CP fa tanta strada quanto l’uomo gli permette di fare. Non si mai è mai visto al mondo, sorride Faggin, un uomo o dona donna partorire un CP. Il PC non si meraviglia di una frase scurrile, ne bestemmia, né imprecazione, o di ambiguità di ogni genere. In quanto alla scienza si è scoperto che esistono particelle subatomiche piccolissime, più piccole dell’elemento materiale che richiamerebbe l’esistenza di qualcosa che va aldilà della materia -Gli scienziati moderni, compresa la Fabiola Giannotti presidente del Cern e membra dell’Accademia Scienze in Vaticano, dicono che la scienza non avrà mai limiti. La fisica quantistica di carattere ondulatorio e dinamico con suoi molti scienziati, fra cui diversi premi Nobel, e ovviamente Faggin, va oltre l’idea che l’atomo (con protone, elettrone, neutrone) sia l’elemento più piccolo della materia, ed ha portato a scoprire che c’è qualcosa d’impercettibile e irraggiungibile che va a finire in qualcosa di natura diversa, ai livelli estremi della materia. Per similitudine quella che oggi si potrebbe chiamerei anima o equivalente l’autocoscienza. Si ipotizza che la nostra autocoscienza esisterebbe nell’universo prima della nostra nascita, verrebbe assunta dopo la morte, ritornerebbe nell’universo, ma non verrebbe distrutta.
La teoria quantistica è stata anche citata a livello accademico come possibile spiegazione della coscienza. Ma qui si entra nella religione e nella vecchia diatriba scienza e-fede. Si risolverebbe con l’invasione del territorio reciproco, si torna al creazionismo, e la scienza ne verrebbe mortificata. Grande carattere quello di Faggin, totalmente dedicato al coscienza e alla tecnologia, di sé stesso si definiva tutto dedito con la testa il cuore, lo stomaco. Con il cuore, la capacita mentale e con la mente razionale. Il cuore con l’empatia e la curiosità. Con lo stomaco, la grande passione meccanica e l’autorealizzazione. Un augurio a tutti i suoi affezionati che ascoltano le sue conferenze on line: che il mondo non è più come prima, che la coscienza è quella che dà un senso alla vita, che le idee buone facciano il giro del mondo.

Autore: Albino Michelin 30.06.2018
albin.michel@live.com

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