domenica 12 novembre 2023

LA PUNTA DELL' ICEBERG: PEDOFILIA NELLA CHIESA SVIZZERA

 Sui casi di pedofila viene qui citato ampiamente quanto apparso nei forum (bollettini parrocchiali) dal 21 settembre dell’anno in corso per conoscenza ai credenti, e informazione per i laici. A conferma che una riforma nella chiesa è possibile. La chiesa è stata per il passato una monarchia assoluta, ma questo papa Francesco in un cammino sinodale, quale rispetto delle persone, ha deciso per la comunione partecipativa. In questo caso egli ha affidato al vescovo di Coira Svizzera, di fare il punto nella chiesa elvetica sulla grave questione. Inoltre in tutti gli istituti femminili e in tutti i decanati della stessa Confederazione è stata premessa, pure dall’università di Zurigo, una inchiesta chiamata pilot, in quanto è la prima volta che si fa qualcosa di serio. L’anno della stessa va dal 1950, per circa 73 anni. Non è che può essere definitiva, in quanto molti sono morti, altri hanno tralasciato la Svizzera, altri sono stati occultati dai vescovi di turno, altri sono stato spostati ad una parrocchia a un'altra, agenti pastorali, o da un istituto ad un altro. Comunque si può ipotizzare la media da 12 a 15, ogni anno tenendo conto dalla flessibilità della inchiesta. Questo è stato possibile grazie all’azione congiunta dei politici, della stampa, della chiesa protestante e di tutti gli uomini sensibili a questa tematica. Ed ecco i risultati. Sui 1002 casi di inchiestato si registrano 56% di maschi abusati e 39 % donne. Il 5% incerto. E 74% abusatori maschi nei confronti dei minori. La chiesa che è in Svizzera ha deciso di togliere ogni stipendio ad un chierico o collaboratore in questo genere di delitti. Oltre che ad indennizzare l’abusato va a beneficio dall’educazione del clero. E’ un’isola la svizzera in cui sola alligna la zizzania della pedofilia? Non lo è. In Francia, in Germania, in Irlanda, in America esiste ancora di più, ma va detto perché ignorare il male significa diventarne complice. In Italia poi vicino al Vaticano è tabu, si arrischia di bruciarsi le ali. Cauto ammutinamento. Anche Papa Bergoglio può fare ciò che gli concede la piazza. In Italia per ora non c’è stato un vero tsunami paragonabile a quello di altri stati, anche se non sono mancati casi analoghi, come l’allontanamento di padre Prandin e Maria L.Corona della comunità missionaria di Villareggia che avevano fondato nel 2012. Con la soppressione la fondatrice è stata rimossa perché, pur essendo a conoscenza del fatto, ha coperto e mentito. Ma ecco alcuni episodi eclatanti fra i tanti abusi. Il Padre domenicano Philippe, professore all’università di Friburgo in Svizzera, fonda nel 1975 due istituti con un migliaio religiosi, con maschi e femmine, 3.000 oblati, ma in seguito si scopre che ha abusato sessualmente di giovani donne con una dottrina mistica divina. Il padre Van Der Borgh fonda una dei più importanti Foyer de Chiarite, dopo morte nel 2004 si scoprono i suoi comportamenti inappropriati, pesanti molestie sessuali durate la confessione e nell’accompagnamento spirituale. Il padre Marcial Maciel Degollado, messicano fondatore dei legionari di Cristo, ha abusato dal 1959 all’anno della sua destituzione, due anni prima della morte avvenuta nel 2008, perché era emerso che (il pedofilo solitario, come da soprannome) aveva abusato di chissà quante vittime. Quando papa Wojtyla l’aveva posto nel corso della sua vita a modello della gioventù. Siccome abusatori non si nasce ma spesso si diventa, ecco che tra gli fra di essi dentro vi si trovano persone di ogni ceto, padri di famiglia, parenti, gente per bene. In Svizzera l’anno scorso sono 1.250 vittime minorenni e in Italia 6.248, per dire che bonifica morale va fatta non solo nel clero ma a tutto campo. Interessante è conoscere la tipologia degli abusatori che ha una ha doppia fisonomia. Anzitutto vi il tipo quello ”diviso” e quello “confuso”. Nel primo la propria dimensione spirituale è collegata alle sue passioni e pulsioni che semplicemente convivono. Ma senza dialogo e confronto tra di loro, lasciando così spazio alla parte istintuale. Ed anche è un tipo” confuso “ in cui la sintesi fra le due dimensioni avviene in modo irriflesso, passivo, lasciandosi interpretare a modo deviante, e a suo uso e consumo. Quando una persona agisce in modo tale da danneggiare fisicamente un'altra persona si parla di abuso fisico, quando il danno riguarda la sfera emotiva si parla di abuso emotivo, mentre si parla di abuso psicologico quando lede la psiche di una persona. Quando qualcuno è trattato in maniera tale da essere danneggiato spiritualmente, ovvero nel suo rapporto con Dio, si chiama abuso spirituale. Esso avviene come la massima espressone di potere, quella connessa con il divino. Negli abusi di potere il Dio viene usato come leva per fare pressione sulla coscienza dalle persone, talvolta al fine a di ridurle a proprio e vero stato di schiavitù. Tutto comincia con una irruzione nel nome della propria autorità spirituale, il padre o la madre spirituale, il confessore, il super guru, il fondatore, o la madre di comunità. Si insinuano nella vita spirituale dei loro sottoposti, nella loro relazione intima con Dio, e si installano nelle loro coscienze. La manipolazione porta la vittima all’isolamento creando una barriera tra lei e il mondo. Essi prendono il posto centrale nella vita della vittima. Questo apparato di manipolazione, tanto subdolo quanto tragicamente efficace, spinge la persona a fidarsi dell’abusatore, a confidarsi, a raccontarsi. Il potere mangia avidamente la persona usandola allo scopo di umiliarla. L’abuso spirituale è praticamente identico a quello fisico, solo che viene usato come esca o come trappola. Rievocato con argomenti di carattere religioso, (tipo in nome di Dio non temere che non ti capiterà niente male), che incide sulla sensibilità della persona nei confronti del divino. Altre volte l’abuso prende la scusa della forma di potere, altre volte e il devi fidarti di me. Altre volte si manifesta con desideri di potenza, di prepotenza, istinto di frustrazione, il leader che si atteggia ad onnipotente, con grande abilita nel cogliere le tensioni e le debolezze della vittima. Come conclusione lasciamo la parola a due psicoterapeuti, uno italiano G Ronzoni e H-Zollner, addetto a questo genere di problemi della chiesa o della Svizzera o di qualsiasi parte del mondo. Nessuno nella chiesa può accettare questo scandalo. Va cambiata radicalmente struttura e sistema. Fa bene il papa Francesco non tollerare e su questa norma non transigere. La chiesa non può più vivere nella omertà e andare impunita. La chiesa deve passare da un sistema feudale a quella sinodale e non lasciare in mano a gente che in nome della dottrina cattolica copre un genere di abusi gridando vendetta al cospetto di Dio ai diritti dell’uomo.

 Autore: Albino Michelin 14.09.2023

albin.michel@live.com

 

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