Su circa 8 miliardi e più di persone abitanti in questo mondo sarebbe opportuna fare un breve excursus sulla confessione per vedere la loro incidenza sul senso morale e religioso, Oppure se qualche volta nella stesura sui sacri testi sia apparsa qualche incertezza. Senza di alle modalità di espressione se si tratti di ministri del culto cattolico, se musulmano, iraniana, o stregoni africani. Si tratta di conversione, la capacita di riferirsi a Dio come astraendo se il Dio e dei cattolici, dei musulmani, degli iraniani ecc. E in un contesto intendiamo di conversione, più precisamente” come entrare in sé per uscire da sé” all’altro rapporto col creatore attraverso un esame dei propri errori, dei propri incubi, e delle proprie infedeltà secondo la morale vigente delle loro spiritualità. Ed ecco ora una breve approssimazione numerica. Cattolici (2 miliardi quattrocento milioni) Procedura della chiesa cattolica dopo il suo fondatore, Gesu ha delineato i sette sacramenti ma non la quantità, la qualità dei ministeri o per il culto. Ci si confessava una volta all’anno tenendo a mente che Gesu aveva concesso 5 possibilità di rimettere i peccati. Verso il VI secolo sono iniziate le confessioni auricolari per opera dei missionari irlandesi e verso l’VIII la confessione tariffaria (il feudale pagava il suo castaldo per la remissione dei peccati). Fino al 1415 e qui si passo con il Concilio Laterano IV dalla assoluzione dei peccati, che fino allora assolveva anche un laico, per passare al ministro del culto. Finalmente verso il 1650 con il concilio tridentino si si ebbe la configurazione. Preste consacrato, recitata di tutti i peccati per specie e quantità. Finché nel 1972 si passo a chiamarla sacramento della riconciliazione, ma oltre il nome non cambio più di tanto. Musulmani (1 miliardo 9oo milioni). Non hanno ministri del culto e nemmeno i sacramenti, saranno direttamente confessati da Dio, ma in caso eccezionale fanno penitenza di fronte ad una comunità di sacra giuria. Per loro vale il perdono, dove si prenda coscienza dei propri errori. Non è detto che il confessarsi a Dio direttamente sia un problema di comodo. Per loro Dio è più importante della volontà di un uomo. Buddismo (500-850 milioni) Non vi è tra i Buddisti la concezione di un Dio personale. Quindi non esistono fra loro sacramenti né ministri del culto. La loro confessione viene dichiara ad un monaco. Taoismo (200-900 milioni) Il numero dei correligionari varia tra gli adepti e gli influenzati. Si danno convegno in monastero alcuno volte in vita per lunghi momenti di riflessione. Ebrei (15 milioni) dieci giorno dopo il capo d’anno si celebra la festa principale: è il kippur con penitenza in cui gli ebrei offrono a Dio l’espiazione dei peccati con l’elemosina e chiedono perdono Confucianesimo (7 mila). Preghiera per la propria colpa. Africani (1,550 milioni). La spiritualità è molto più profonda da quella che si dice o si pensa, non ci si può fermare agli stregoni. Essa può riferirci ai un monde immateriale che va fino a scoprire le profondità del loro essere interiore. Sulla confessione nel mondo è importante fare a questo punto la connessione di Gesu che ammonisce “per chi non perdona non c’è perdono da parte di Gesu”. Specialmente nel Padre nostro e in altre parabole ricollega il perdono che riceviamo da Dio al perdono che noi concediamo agli altri. Questo non significa perdono a prestito, ma una condizione per vivere secondo la misericordia di Dio. Egli è geloso della sua umanità. Infatti con una espressione ad alto livello nel proclamare “quante volte tu Pietro deve perdonare, sette volte? No, ma settante volte sette” Ed ancora Gesu:” amate i vostri nemici che vi ingiuriano e chiedete perdono Se infatti amate quelli che vi amano, anche i pubblicani fanno questo. Siate perfetti che come è perfetto il padre vostro nei cieli”. Il perdono è la parte soggettiva di colui che chiede il per dono. Per-dono dell’uomo interiore che si riconcilia. Si dona due volte facendo violenza sul proprio sottile egoismo e perdonando e dimenticando. Ma l’apice della misericordia sta in quell’annuncio.” Se ti accorgi che tuo fratello ha qualcosa contro di te, lascia la tua offerta e vai a riconciliarti con tuo fratello”. E Gesu considera questa persona riconciliata, confessione senza ministro del culto. Si ricollega questo pronunciamento a tutt’uno con l’atro: come Gesu ha assolto il litigioso della parabola già citata, cosi Dio accoglie chi va alla comunione senza confessarsi. dal prete. Considerando che Gesu ritiene che la carne e debole anche se lo spirito è vigile. Quindi per lui è da considerare il peccato della carne di minor entità. Sul decalogo di Mosè che gli è stato ingiunto di compiere un atto selvaggio e di lasciare la compagna sulla strada per prepotenza del patriarcato maschilista. Anche in questo caso non sarebbe meno colpevole del violento della parabola anche se tradimento fra marito e moglie ci fu. Dopo tante riforme operate dalle chiesa cattolica per la riforma della confessione urge altra riforma senza girandoli, senza pleonasmi, senza capriole sul vero pensiero di Gesu circa la confessione.
Autore: Albino Michelin 04.08.202
albin.michel@live.com
lunedì 20 ottobre 2025
DIO ASSOLVE IL LITIGIOSO MA NON UN PARTNER INNAMMORATO?
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