lunedì 8 aprile 2024

LE RELAZIONI UMANE, FONDAMENTO DELLA SOPRAVVIVENZA

 Le relazioni umane e interpersonali sono le più importanti oggi in cui il mondo si è fatto più piccolo e in cui si riconoscono i conflitti bellicosi, i sovranismi, e le multinazionali primo in piano che rendono più difficili rapporti e le relazioni sociali. Dove da casa nostra si riesce a mettersi in relazione con tutto il mondo. Eppure il mondo su tali rapporti non va tanto di meglio quanto diceva Maccio Plauto (180. d.c.) - “homo hominis lupus”. Dove in un sistema non vige nessuna legge, l'uomo cerca di distruggersi l'uno contro l'altro. Precorre Hobbes che nel 1650 definiva selvaggi i suoi simili o peggio di tutto egoisti. I nobili sentimenti che esistevano appositamente erano solo per non farsi la guerra e uccidersi a vicenda. Vi fu un certo Stazio che nel 168 d.C. aveva dichiarato “homo hominis deus "che interpretata retroattivamente Aristotele e Gesù Cristo. Aristotele era un pagano ante litteram. Quindi un cristiano, se cristiani si intendevano chiamare tutti coloro che avevano il sentimento profondo del divino. Vissuto nel 364-322, suo volume Etica Nicomachea, afferma che l’uomo è un animale sociale. La natura l'ha creato per vivere insieme con i suoi simile e ricalca molto Qoelet, un fascicolo di 12 capitoli della Bibbia, vademecum per il benessere dell’epoca, che c’è un tempo per tacere e uno per parlare. Un ecclesiastico in cui dichiara che il troppo parlare inquieta l'anima del Saggio. Amore del prossimo è l’espressione di Gesù che per amare il prossimo bisogna prima amare sé stessi. La misura dell'amore del prossimo sta nell’amore verso stessi. Conoscere il proprio valore, la propria dignità, la propria unicità. È fondamentale il rapporto affiche una persona avendolo con sé stessa la con possa comunicare agli altri. L'autostima è il valore che noi percepiamo come altissimo valore, mentre la disistima porta allo scoraggiamento. Chi ha poca stima di sé vive sulla difensiva, se la non esprime conduce sempre un'esistenza da vittima. Bisogna rispettare la propria strada, mettesi in gioco. E la nostra personalità crescerà. A volte il nemico del prossimo siamo noi stessi. Come facciamo ad amare un altro se non ci sentiamo degni di amore? Ma, oggi come oggi, sta diventando sempre più difficile istaurare e mantenere relazioni stabili e durature. Gli esperti dei nuovi media lo ripetono spesso che noi siamo da anni più soli e che l'internet ha ci reso ancora più soli. Questo perché il tempo passato sul social aumenta le relazioni virtuali, mentre diminuiscono quelle reali. Ci nascondiamo dietro un profilo. Preferiamo comunicare via chat, o mail o piuttosto che vederci di persona o parlare per telefono o fare quattro chiacchere con gli amici. La relazione sociale è importante per nostra salute mentale e fisica. La fine di una relazione amorosa, la rottura del rapporto con dei figli, con i fratelli più spesso sono vissute con dolore molto intenso. La società contemporanea, sempre più orientata all'individualismo, tende ad allontanarci gli uni dagli altri. Vivendo nella violenza dei cattivi pensieri invece che nell'affetto degli altri. Augurabile sarebbe se noi comunicassimo con il cuore per poter arrivare all'altro dando spazio necessario ai sentimenti e alle emozioni. Aggiungiamo che siamo in una fase di ignoranza e del superman, un prodotto delle guerre che ci impedisce di garantirci un dialogo comune. E si sa che l’ignoranza è sempre portatrice di guerre e di violenze. E qui viene a proposito il mito delle caverne. Alcuni schiavi sono legati ad una spelonca e costantemente rivolti ad una sola parete che devono fissare fino a obnubilare la loro coscienza e il loro sapere. Ad un certo punto lo schiavo padrone spalanca le porte e tutti possono uscire all'aria aperta. La loro meraviglia è trovarsi di fronte a tante bellezze, le farfalle che volteggiano, gli uccelli che si rincorrono, gli animali da cortile che variopinti convivono. Si aprono i loro occhi ma loro malgrado ritornano alla spelonca ad inchiodarsi su quella parete ad obnubilarsi la coscienza, finché si fanno uccidere dalla disperazione. Questi esseri-animali avevano imparato che le relazioni umane erano per loro di grande importanza. E oltre a questo c è del mito di Narciso in cui esiste una scuola i per i talentati, per i super men, ma non esiste una scuola di uguali per tutti, un del libro per tutti, diffusa e globale. Un po’ per quanto risulta in alcune parti d` Italia. La gente che si sovrastima e simile a quel Narciso che invaghitosi dei suoi talent, arrivato da una fonte tento di abbracciarsi e così si annegò. Alcuni di noi attribuiscono al Karma le difficolta di entrare in relazione con qualcuno e di comunicare. Il Karma, per un mondo di appassionati alle religioni orientali, può condizionare le nostre azioni, ma in definitiva tutti siamo responsabile delle nostre azioni. E quindi è in mano nostra l’impegno delle relazioni sociali. All'atto pratico come ho trovato un amico ha trovano un tesoro. E perciò un allenamento per tenersi gli amici, custodirseli, aumentarli. Il che garantirà anche un ben essere nelle relazioni sociali. Suo piano pratico si dovrebbe iniziare già nelle piccole cose. Molti conoscono qualche amicizia, una amicizia particolare, spirituale, platonica. Molti fanno parte di agenzie di lavoro, di gruppi di escursioni, di bar e di tante atre aggregazioni, Ed ecco alcuni aforismi per mantenere l'amicizia nelle relazioni interpersonali. Evitando di sopra valutarsi e di sottovalutarsi. Non angosciarsi per i propri errori. Non confondere l'autostima con l'orgoglio narcisista perché queste persone non si amano. Ti voglio bene per quello che sei. Non dire che tu ami l'umanità in genere, quando sono le persone singole che non riesci ad amare. Solitudine, pessimismo, l'amicizia è luogo di parità. Una delle gioie dell'amicizia è di avere qualcuno cui confidare un segreto. Chi si ama ammette il proprio errore. Non stilare i comportamenti passivi degli altri, controllare le emozioni e mai puntare il dito su persone che non sanno difendersi. “Te l'aveva detto io che non saresti riuscito a fare niente. Digli piuttosto di fare riemergere tutto il potenziale dentro di sé per trovare il senso della propria esistenza” In questa relazione umana e sociale sta tutto il fondamento dei rapporti e del rispetto dei rapporti romantici, genitoriali, dei fratelli e sorelle, dei figli e delle figlie, e più oltre sino ai rapporti civili e politici. E forse cosi si potrà evitare che l’uomo divenga” hominis homini lupus.”

Autore: Albino Michelin 05.02.2024

albin.michel@live.com

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