martedì 9 aprile 2024

PERCHÉ TANTI CATTOLICI ODIANO IL PAPA

 

Ultimamente sembra sempre di più, che il numero di coloro che invasati da uno spirito distruttivo è improvvisamente fattosi più intransigente nei confronti del papa, del suo magistero e di tutta una chiesa, che tenta di aprirsi al mondo. In modo particolare per quanto concerne la misericordia di Dio a piene mani. Tanto più che noi preti o laici una certa sensibilità ci siamo sentiti obbligati a una riunione per una spiegazione per quanto unitaria. Ma in fin dei conti che bisogni ha la nostra gente? Si presume di averlo individuato. Questa dei cattolici è uscita da una immagine cosi spaventosa di un Dio così brutto. Da quando esiste questa premessa è inevitabile che scatti l’odio o paura. E quindi se si dovesse parlare sul social diverrebbe velenosa, non poter fare dei bambini bravi che presentano la propria lezione a Dio o ancora il proprio compitino. Non si accetta che la salvezza sia facile e sia gratis. Viene in mente la figura di Aman che arriva dal profeta Eliseo e gli dice che per guarire dalla lebbra basta bagnarsi sette volte nel fiume Giordano. Quello si arrabbia da morire e gli ripete che è troppo facile e non se ne fa nulla. Ai preti veniva in mente allora, che quando si studiava in seminario, i nemici della chiesa erano i comunisti, ed erano tutti contro la chiesa, e che tutti gli altri fossero extra ecclesiam cioè fuori dalla chiesa. Però fuori della chiesa c’era un maggior rispetto verso gli atei e verso i parrocchiani. Si voleva dimostrare che l’acredine era rivolta contro Chiesa e contro Dio ed i suoi santi. Quando Dio invece era come una madre che voleva togliere il suo bambino dalla pozzanghera, lavarlo e tenerlo pulito. In certo qual senso questa gente avrebbe bisogno che Dio si presentasse con tutta la sua divina maestà. Con tutta la sua collera. Mentre Dio lo vuole buttare fuori lontano dal suo peccato. Si sentono traditi da una chiesa che ha insegnato loro che il sacrificio della propria vita non servisse a nulla e che bisognava strisciare con le ginocchia sul pavimento. Allora quella sarebbe una chiesa che vale la pena soffrirci dentro. Non quella del movimento di Gesù, che spesso disse: il principio era la gioia. Abbiamo tentato di dire in modo garbato non è stato di gradimento da parte dell’opinione pubblica. Bergoglio si è trovato di fronte ad un abisso di accuse da una parte della chiesa e specificatamente da padre Minelli di Palermo, don Ramondi Guidetti di Livorno e dal card. Angelo Becciu proveniente dalla Sardegna. Il padre Alessandro Minutella che dirige, una nostra emittente Domina Nostra, che conta 84.000 seguaci, assistita da associazioni: Piccole Nazareth, devoto della madonna, dalla quale riceve messaggi. La sua residenza è Carini in provincia di Palermo. Considera e definisce il papa un usurpatore e massone. È stato ridotto allo stato laicale il 18.1.2022. Anche Don Raimondo Guidetti devoto di Maria (romano), ha definito il Papa: usurpatore. Il cardinale Becciu più semplice e più rispettoso in quanto non ha rotto con la comunione della chiesa, avrà avuto la sua condanna con 300.000 Euro di multa, poi ridotto a 180.000, con carcere all’interno di questa struttura. Odiare Bergoglio, chiamarlo papa usurpatore, qui ce una distinzione da fare, perché quando si rompe la comunione con la chiesa. Non è necessaria una pena papale.

Ratzinger si è trattenuto in minus che significa: codice di diritto canonico, Bergoglio si è riservato un Ministerium che significa faccende di casa. Il 31.12.2022 Ratzinger è deceduto e quindi la querela è stata risolta. Bergoglio si lascia guidare dal concetto che Dio è sempre lo stesso e che l’evoluzione dell’uomo la interpreta. Per Bergoglio è Dio che cammina con le gambe degli uomini. E Dio si lascia interpretare. Quindi la scienza psicologica, la psicologia del profondo, la nevrosi, tutto è cambiato. Dall’uomo pitecantropo all’uomo di Neanderthal, all’uomo delle foreste, il concetto di Papa Bergoglio è stato costante, sicuro e lungimirante. Per esempio cinquant’anni fa, era proibito il funerale nella chiesa, il nostro modo di intendere è cambiato.

È valsa la pena di completare il destino dell’umanità a quello di Gesù. E Gesù non voleva morire e disse: sarai con me in paradiso. L’obbligo del fine vita, ed è segno di forza d’animo interiore avere consapevolezza della propria fine. L’obbligo del digiuno nel periodo quaresimale, le sfasature del giorno e della notte quindi è scaduto. L’obbligo di essere a digiuno da mezzanotte è stato abolito secondo lo stesso concetto. L’obbligo di non mangiar carne al venerdì si è visto controllato per ragioni di salute. E non è detto che l’evoluzione del tempo sia stata negativa. La medicina che ha unito tutti i popoli della terra per ovviare la sofferenza e la fame. La stampa, che si mette a disposizione del genere umano e ci fa conoscere la fragilità della nostra natura umana, e l’online che ci fa conoscere il senso dell’uomo. Dal punto di vista della Chiesa ci sono molte riforme da fare. Sempre secondo Bergoglio ed i suoi successori. I sacerdoti con l’abolizione del celibato potranno superare il maschilismo. Il sacerdozio della donna potrebbe riversare tanti valori di educazione e cultura. La comunione alle coppie divorziate, potrebbe risultare un rispecchiarsi nei figli. Se un domani si procedesse al matrimonio per le coppie omosessuali, significherebbe che Dio ama tutti gli uomini indipendentemente dal genere sociale. Se un domani si farà attenzione alla cosa dogmatica con uno zoccolo più duro e la riferiamo con una riflessione teologica, questa ci permetterà di guardare più addentro alle future riforme o parziali o totali. Tutto questo per non delegittimare la Chiesa ma per trasformarla sempre di più nel regno di Dio sulla terra. Secondo l’idea di Gesù.

Autore: Albino Michelin 05.02.2024

albin.michel@live.com om

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