venerdì 25 agosto 2023

IL MISTERO BUFFO DI DARIO FO E GLI EVANGELISTI APOCRIFI

 Dario Fo (1926-2016) soprannominato il giullare di dio nel 1996 fece un’opera teatrale chiamato il mistero buffo. In esso secondo il suo costume fustiga il potere e riabilita in dignità gli umiliati. Come introduzione ci mette un brano degli apocrifi, il primo del miracolo di Gesù bambino. Un racconto poetico del bambino Jesus che giocava con i ragazzini del quartiere a costruire uccelli di terracotta e farli volare. Gesù rimase stupito che facessero il miracolo come lui e lo stramazzo a terra bocconi. Maria la pietosa ne ebbe compassione gli diede un buffetto e gli intimo di risuscitare il poveretto diventato un coccio (anzi il cocciuto fumante). Al di là dell’impiego letterario che ne fa l’autore esse diventa un motivo per rievoca gli apocrifi e la loro svalutazione che se ne è fatta. Dal secondo secolo sono comparsi a forma di noticine e poi sono diventate una miniera e di storia di appoggio a 4 evangeli. Opera che va rivalutata per i suoi aspetti di costume, di storia e alcune costanti esplicative da farsi sul linguaggio di Gesù. I vangeli apocrifi sono all’incirca 35 fra traduzioni e ripetizioni. Fra gli altri i vangeli dell’infanzia, delle predicazioni, della passione e resurrezione, i cicli di Pilato, assunzione di Maria, quelli della gnosi di Tommaso, Pietro di Giuda. Per chi ha voglia di approfondirsi questa bella storia del movimento cristiano dalle sue origini ai nostri giorni lo studio e l’approfondimento dei vangeli è assolutamente essenziale. I vangeli apocrifi servono a farci passare i libri canonici in una chiave interpretatovi dei tutto nuova. Si sa che i libri canonici sono 4: Matteo, Matteo, Luca, Giovanni. I canonici in quanto secondo la regola, gli apocrifi considerati non autentici. Ma non si tratta di buttare al macero né passarli all’indice. Va detto che su questo argomento bisogna fare un passo all’indietro. A leggere c’è tanto del mito e bisogna sceverare la pula dal buon grano. Favole paradossali, completamente sopra le righe, specie se confrontate alla storia dei vangeli che avevamo imparato dalla nostra dottrina cristiana ed e anche uno spasso leggerle o ascoltarle. Molto materiale viene estratto dalla copiosa storia di Asclepiade di Epidauro in cui si diceva che perfino questo dio riusciva a risuscitare i morti. E noi troviamo di fatto che nei vangeli c’è molta più sobrietà. Nei canonici appena una quarantina circa sono i miracoli compiuti da Gesù. In alcuni si inserito ugualmente la risurrezione di Lazzaro e del figlio della vedova di Naim quando piuttosto sono da spiegare come simbolici. Negli Apocrifi invece abbiamo diverse pie storielle, prodigi, che accompagnarono il bambino Gesù, o adolescente o la sacra famiglia. Qualche esempio:/Dei ragazzi si mersero a gridare perché dei draghi si avvicinarono, allora Gesù sceso dal grembo di sua madre si fermo alzatosi in piedi di fronti dai draghi e quelli lo adorarono e scomparvero: /Similmente leoni e leopardi nel deserto, dovunque Maria e Giuseppe andassero li precedevano indicando loro la strada e chinando il capo atto di adorazione:/ Il maestro Gesù domandò allo scolaro: dimmi che cosa e la lettera beta. Non rispose. E Gesù picchiò il ragazzo che cadde a terra e morì. / Gesù vide dei ragazzi che scappavano e chiese dove fossero andati. Ed essi risposero che erano andati a nascondersi in quel forno. Allora il Signore li chiamò ad alta voce e:” venite fuori di li, voi capretti dal vostro pastore”. /Un bambino ha trovato un nido di pernici quando un serpente velenoso lo aveva punto facendolo gridare all’impazzata. I compagni accorsi lo trovarono a terra come morto e il signore gli accarezzo la mano e divenne Simone il cananeo del verbo divino. /Le sante vergini dicevano queste parole: si umiliò il verbo divino che penetrò nella Vergine attraverso l’orecchio e rimase incinta. Attraverso di essa venne santificata nei suoi organi: /Giuseppe pertanto vi condusse Maria, la fece entrare, la lasciò nell’uscio ed usci per andare alla ricerca di una levatrice. /Ed ecco i dati della vita del mio amato padre Giuseppe, quando prese moglie aveva raggiunto l’età di quarant’anni, visse altri 49 anni in matrimonio con sua moglie. Dopo essa mori: passò un anno solo, visse fino a 63 anni: /Pochi giorni dopo fa venne la sentenza contro Ponzio Pilato: Pilato si uccise con proprio coltello e con tale morte fini la sua vita. Spiriti maligni e immondi rallegrandosi per la fine del suo corpo dissero che i romani lo pescarono nel Tevere. Per spregio altri lo trasportarono a Vienna, altri a Losanna, altri a Lucerna. /Giuseppe temeva qualche subbuglio Ma in quel momento venne Gesù e prese il ragazzo morto e lo sollevo alla presenza di tutti: Videro che Gesù parlava con lui come con un padre con il proprio figlio; E lo spirito vitale ritorno in lui: ed egli riprese a vivere. E tutti si meravigliarono di lui. /Di qui si vede per sommi capi che in larga parte I vangeli apocrifa presentano un Gesù popolare, mago, prodigioso, ingenuo ma sempre: un appassionato. Talvolta viene messa sulla bocca di Gesù anatemi della sua ira come quando Bartolomeo gli domanda quale sia il peccato più grave. E Gesù gli risponde “in verità che la calunnia e l’ipocrisia e sono al primo posto”. Altre volte sembra provocatorio e lo è soprattutto se capita di difendere l’ingiustizia degli oppressi come nel caso di quella espressione :” sono venuto a separare il padre dalla figlia e la madre dalla figlia” intendeva di spezzare una lancia a favore della dignità della donna di fronte al potere maschile :E altra volta quando diceva che i morti seppelliscano i loro morti voleva dire che il passato è passato; non bisogna togliere il futuro a nessuno ; non togliere gli scheletri dal passato; la vita continua nella sua evoluzione. E altre volte che diceva: “non sono venuto e portare la pace ma la guerra: “Era quella del relativismo. Vi sono molti brani che apparentemente danno un senso contrario o contradditorio a quello che affermano: Vi sono comunque due casi che bisogna citare; il bacio sulla bocca e la leadership della chiesa: In quanto al primo aspetto si dice al numero 55 del Vangelo di Filippo, la consorte di Cristo è Maria Maddalena. Il signore amava Maria più di tutti i discepoli e la baciava spesso sulla bocca. Gli altri discepoli allora gli dissero: perché ami lei più di tutti noi. Il Signore rispose e disse loro:” Perché non amo voi tutti come Lei: Perché vi sembra che lei non sia degna’?” E qui si chiude il distico. Una risposta lo si potrebbe dare: sempre il concetto delle donne che aveva in mente Gesù nella comunità dei suoi seguaci. Il messia si rivolge spesso alle donne nella società ebraica rigidamente patriarcale che si trovavano costrette all’ultimo gradino. Gesù le sprona a liberarsi da una situazione così mortificante a costo di distruggere l’assetto famigliare privo di diritti se non quello di procreare; servire; ubbidire; e tacere. Il messia le chiama popolo di morti. Un altro però elemento importante: Filippo è un evangelista appassionato della Gnosi; del conoscere Dio attraverso la sapienza-In questa mentalità si baciavano le donne sulla bocca. Ed era un concetto di nuova generazione: Gesù ricreava questa donna; la alimentava da sola nella sua vita. Era ovvio che quella donna amasse Gesù più di ogni altra persone; lui che l’aveva liberata dalla sua depressione. E il secondo brano di rilievo, quello che riguarda la leadership della chiesa: Nel nr 121 del vangelo di Tommaso. Simone Pietro disse; “Maria si allontani da mezzo a noi perché le donne non sono degne della vita. “Gesù disse”: Ecco io la trarrò a me in modo da fare anche di lei un maschio; affinché anch’essa possa diventare uno spirito vivo simile a voi maschi: Perché ogni donna che diventi maschio può entrare nel regno dei cieli: Perché vi sembra che non ne sia degna: “Da qui si può capire che siano uomini pure gli apostoli. Vi è stata un po’ di maretta nella condurre la chiesa da parte del maschilismo cha poi ha avuto il sopravvento: Nella moltiplicata interpretazione che permette la vicenda di Gesù ;( figlio del Dio, redentore, vittima espiatrice, predicatore, profeta, modello combattente per la liberta) sta il segreto del suo eterno del fascino. Nemmeno Gesù si è sottratto al destino di ogni essere vivente: Ognuno conta per gli altri nella misura in cui gli altri riescono ad attribuirli una personalità che corrisponda a ciò che essi si aspettano da lui.

Autore: Albino Michelin 14.07.2023
albin.michel@live.com

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