venerdì 6 marzo 2015

ASSASSINI: HANNO AMMAZZATO L'ORSA DANIZA



Il giorno dell’ultimo ferragosto un fungaiolo, certo Daniele Maturi, si era inoltrato nei boschi di Pinzolo, regione del trentino, allorché venne ferito da un ‘orsa in cerca di cibo con i suoi due orsacchiotti. L’animale proveniva dalla Slovenia già nel 2000 ivi condotto per la ripopolazione dell’area. Non era la prima volta che il plantigrado si difendeva minacciando: già in precedenza aveva divorato 3 manze ed una capra e gli abitanti del luogo mica tanto potevano averlo in simpatia. La forestale perciò aveva deciso di catturare l’orsa, ma l’11 settembre per eccessiva dose di proiettili narcotizzanti venne uccisa. E subito esplose una isteria mediatica e fu indignazione nazionale dalla Vetta d’Italia a Lampedusa. Vengono esigite le dimissioni del Ministro Galletti che non ha tutelato il territorio e l’ambiente. Lettere aperte e indizione di manifestazioni di protesta soprattutto da parte degli ambientalisti e dei verdi. La Lav (lega antivivisezione) vuole passare alle vie legali. I leghisti con Salvini predicano: ”in Italia si possono uccidere impunemente gli orsi, ma non si possono toccare i clandestini criminali.” Si aboliscano i finanziamenti alla provincia di Trento. A Pinzolo manifestazione con grande dispiegamento delle forze dell’ordine, a Milano una protesta di massa organizzata per la domenica 26 ottobre. Allo stadio di Padova tappezzamento di foto dell’orsa in occasione di una partita con il Mezzocorona, squadra calcistica di serie D, limitrofa a Pinzolo. Si uccidono gli animali nella caccia, nei macelli, nelle religioni per propiziare le divinità, ma nessun rispetto per loro. Salviamo i suoi piccoli da quei luoghi sporchi di sangue innocente. Povera creatura innocente, ha difeso i suoi piccoli anche a costo della vita. ”Ho protetto i miei figli e mi hanno assassinata. Giustizia per Daniza”. Daniza venga imbalsamata, messa nel museo di Trento e fatta Cavaliere della Repubblica. Se servono volontari per salvare i cuccioli io vengo, scrive Gessica universitaria di Modena. Da qui ne scaturisce che il vero e unico animale è l’uomo. Citiamo qualche fiorellino. L’uomo feroce idiota ha colpito ancora. Degli uomini bisogna aver paura non degli animali. L’uomo ha dimostrato che è lui la bestia. L’unico vero animale da cui star lontano è l’uomo. Sono un branco di assassini, uccidere la madre abbandonare i cuccioli, qualcuno ha ancora la coscienza in questo mondo? Istruite l’uomo a star lontano dagli animali selvatici e pericolosi, quel bosco era destinato a Daniza e non ai fungodipendenti e ai turisti. Trentini ignoranti, montanari, analfabeti, cancello subito la settimana di ferie a Trento, assassini.

A questo punto qualche osservazioni è pur lecita. Una cosa è l‘amore per gli animali, altra è il fanatismo nevrastenico. Perché tante lacrime per gli orsi e tanto fiele per gli uomini, tanto disinteresse per i poveri, i disabili, le vittime della umana ingiustizia? Tutti apprezziamo ad esempio il cane, l’amico a 4 zampe in quanto custode del padrone, il cane poliziotto, il cane di S. Bernardo che porta in salvo il viandante sotto la valanga di neve, il cane guida dei ciechi.  In un periodo di grave crisi economica, struggersi per un animale ucciso per caso? Giusto l’interesse per gli animali, specie protetta, ma più urgente sarebbe impegnarsi per l’ambiente, il dissesto idrogeologico, a causa del quale ogni momento l’Italia si trova in stato di emergenza. E che senso ha ingioiellare cagnolini e gatti di perle, campanelli d’argento, paltoncini alla trussard , troneggianti sul carrello della spesa a bella mostra di se quando oltre 30 mila persone muoiono ogni giorno di fame? O questa osservazione puzza solo di ipocrisia? E poi un po’ di cultura e spirito di osservazione in materia non guasta. Darwin parla di evoluzionismo, di selezione della specie, del più forte che sopravvive a scapito del più debole, del più forte che addirittura si mangia il più debole. Perché non meravigliarsi del lupo che squarta l’agnello, del leone che sbrana la gazzella, dell’uomo che si gusta un pollo allo spiedo, del cacciatore che si spanza di polenta e uccelli, dei novelli sposini e loro invitati che banchettano di orate, gamberetti, costine, costate, filetti di manzo, porchette e quant’altro? Non è questa una strage di animali? Gessica di Modena, più che di coscienza non sarebbe il caso qui, orsa Daniza permettendo, di parlare di mancanza di coscienza e di ottusità’? Per una opportuna educazione all’amore verso gli animali sarebbe opportuno rammentare anche quanto gli uomini sensibili nelle varie e diverse religioni si sono comportati in materia. Noi della cultura area cristiana possiamo riferirci a S. Francesco, amico di tutti gli animali, a S. Bovo patrono degli animali della stalla, a Santa Brigida patrona degli animali da cortile, a S. Giorgio patrono dei cavalli, a S. Gerardo patrono degli asini, a S. Antonio abate patrono dei maiali, a S. Rocco patrono dei cani, a Santa Gertrude patrona dei gatti, a S.Ambrogio patrono delle api….Solo ad alcuni fra gli innumerevoli.

Autore: Albino Michelin
Anno 2014

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