Il
giorno dell’ultimo ferragosto un fungaiolo, certo Daniele Maturi, si era
inoltrato nei boschi di Pinzolo, regione del trentino, allorché venne ferito da
un ‘orsa in cerca di cibo con i suoi due orsacchiotti. L’animale proveniva
dalla Slovenia già nel 2000 ivi condotto per la ripopolazione dell’area. Non
era la prima volta che il plantigrado si difendeva minacciando: già in precedenza
aveva divorato 3 manze ed una capra e gli abitanti del luogo mica tanto
potevano averlo in simpatia. La forestale perciò aveva deciso di catturare
l’orsa, ma l’11 settembre per eccessiva dose di proiettili narcotizzanti venne
uccisa. E subito esplose una isteria mediatica e fu indignazione nazionale
dalla Vetta d’Italia a Lampedusa. Vengono esigite le dimissioni del Ministro
Galletti che non ha tutelato il territorio e l’ambiente. Lettere aperte e
indizione di manifestazioni di protesta soprattutto da parte degli ambientalisti
e dei verdi. La Lav (lega antivivisezione) vuole passare alle vie legali. I
leghisti con Salvini predicano: ”in Italia si possono uccidere impunemente gli
orsi, ma non si possono toccare i clandestini criminali.” Si aboliscano i
finanziamenti alla provincia di Trento. A Pinzolo manifestazione con grande
dispiegamento delle forze dell’ordine, a Milano una protesta di massa
organizzata per la domenica 26 ottobre. Allo stadio di Padova tappezzamento di
foto dell’orsa in occasione di una partita con il Mezzocorona, squadra
calcistica di serie D, limitrofa a Pinzolo. Si uccidono gli animali nella
caccia, nei macelli, nelle religioni per propiziare le divinità, ma nessun
rispetto per loro. Salviamo i suoi piccoli da quei luoghi sporchi di sangue
innocente. Povera creatura innocente, ha difeso i suoi piccoli anche a costo
della vita. ”Ho protetto i miei figli e mi hanno assassinata. Giustizia per
Daniza”. Daniza venga imbalsamata, messa nel museo di Trento e fatta Cavaliere
della Repubblica. Se servono volontari per salvare i cuccioli io vengo, scrive
Gessica universitaria di Modena. Da qui ne scaturisce che il vero e unico
animale è l’uomo. Citiamo qualche fiorellino. L’uomo feroce idiota ha colpito
ancora. Degli uomini bisogna aver paura non degli animali. L’uomo ha dimostrato
che è lui la bestia. L’unico vero animale da cui star lontano è l’uomo. Sono un
branco di assassini, uccidere la madre abbandonare i cuccioli, qualcuno ha
ancora la coscienza in questo mondo? Istruite l’uomo a star lontano dagli
animali selvatici e pericolosi, quel bosco era destinato a Daniza e non ai
fungodipendenti e ai turisti. Trentini ignoranti, montanari, analfabeti, cancello
subito la settimana di ferie a Trento, assassini.
A
questo punto qualche osservazioni è pur lecita. Una cosa è l‘amore per gli
animali, altra è il fanatismo nevrastenico. Perché tante lacrime per gli orsi e
tanto fiele per gli uomini, tanto disinteresse per i poveri, i disabili, le
vittime della umana ingiustizia? Tutti apprezziamo ad esempio il cane, l’amico
a 4 zampe in quanto custode del padrone, il cane poliziotto, il cane di S.
Bernardo che porta in salvo il viandante sotto la valanga di neve, il cane
guida dei ciechi. In un periodo di grave
crisi economica, struggersi per un animale ucciso per caso? Giusto l’interesse
per gli animali, specie protetta, ma più urgente sarebbe impegnarsi per l’ambiente,
il dissesto idrogeologico, a causa del quale ogni momento l’Italia si trova in
stato di emergenza. E che senso ha ingioiellare cagnolini e gatti di perle,
campanelli d’argento, paltoncini alla trussard , troneggianti sul carrello della
spesa a bella mostra di se quando oltre 30 mila persone muoiono ogni giorno di
fame? O questa osservazione puzza solo di ipocrisia? E poi un po’ di cultura e
spirito di osservazione in materia non guasta. Darwin parla di evoluzionismo, di
selezione della specie, del più forte che sopravvive a scapito del più debole,
del più forte che addirittura si mangia il più debole. Perché non meravigliarsi
del lupo che squarta l’agnello, del leone che sbrana la gazzella, dell’uomo che
si gusta un pollo allo spiedo, del cacciatore che si spanza di polenta e
uccelli, dei novelli sposini e loro invitati che banchettano di orate, gamberetti,
costine, costate, filetti di manzo, porchette e quant’altro? Non è questa una
strage di animali? Gessica di Modena, più che di coscienza non sarebbe il caso
qui, orsa Daniza permettendo, di parlare di mancanza di coscienza e di ottusità’?
Per una opportuna educazione all’amore verso gli animali sarebbe opportuno
rammentare anche quanto gli uomini sensibili nelle varie e diverse religioni si
sono comportati in materia. Noi della cultura area cristiana possiamo riferirci
a S. Francesco, amico di tutti gli animali, a S. Bovo patrono degli animali
della stalla, a Santa Brigida patrona degli animali da cortile, a S. Giorgio
patrono dei cavalli, a S. Gerardo patrono degli asini, a S. Antonio abate
patrono dei maiali, a S. Rocco patrono dei cani, a Santa Gertrude patrona dei
gatti, a S.Ambrogio patrono delle api….Solo ad alcuni fra gli innumerevoli.
Autore: Albino Michelin
Anno 2014
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