lunedì 2 marzo 2015

LA DEVOZIONE DEGLI OMOSESSUALI ALLA MADONNA DI MONTEVERGINE

Una devozione che ha origine molto lontane, quasi preistoriche. Siamo nel territorio dell'lrpìnia a
nordovest di Avellino. L'altura si erge in un massiccio calcareo che guarda il Vesuvio dall'alto al basso sulla quale fu costruito il santuario di Montevergine, sui ruderi di un precedente tempio pagano dedicato a Cibele divinità greca, dea della natura, venerata sotto forma di una pietra nera. Montevergine in precedenza si chiamava Monte Partenio (dal greco parthenos=vergine), e si rifaceva al coro di vergini che salivano lassù cantando lodi alla dea. Il toponimo "Partenio" non è scomparso, è cultura avellinate. Ad esempio anche oggi il loro stadio si chiama Partenio e qualche anno fa una tappa del giro d'Italia ebbe il suo epilogo su questo monte, chiamata la tappa del Partenio. Uno specificum di questo luogo è che fin dall’antichità greco-romana ha visto il susseguirsi di pellegrinaggi di gay, trans, omosessuali e lesbiche. Inizialmente vi arrivavano i ministri del culto della dea, chiamati Coribanti (che in suo onore si eviravano), i quali già allora passavano per strade e sentieri suscitando curiosità e scandalo per il loro erotismo esibizionista. Potevano già definirsi le gay-preide dell’antichità che dal medioevo al rinascimento, all'epoca moderna e postmoderna sono giunte ai giorni nostri. Per non andare troppo a ritroso partiamo dalle origini del santuario cristiano: il popolo gay incontra la sua signora cui fu dato l'appellativo di Madonna Schiavona, "che tutto concede, tutto perdona.” Secondo la leggenda delle origini fu proprio lei nel 1256 a salvare due giovani omosessuali, che in seguito allo scandalo provocato dalla loro relazione erano stati legati ad un albero e abbandonati a morire di stenti fra nidi di aquile e tane di lupi. Il miracolo fu visto come segno di tolleranza soprannaturale. Da allora i "femminielli" diventarono devotissimi della Madonna di Montevergine. ln tempi più recenti essi fissarono pure una data per il loro pellegrinaggio annuale ufficiale: 2 febbraio. Giorno della Purificazione della Madonna, detto anche Candelora a significare che "dall'inverno semo fora". Entrano nel santuario cantando litanie e mantra: “non c'è uomo che non sia femmina, non c'è femmina che non sia uomo". ll regista Pier Paolo Pasolini, stregato dal fascino arcaico di queste nenie, nel 1960 le registrò e ne fece colonna sonora per il suo film "Decamerone". Come qualche anno prima De Sica e Zavattini parteciparono al pellegrinaggio dei femminielli per trovare ispirazione alloro film "L'oro di Napoli“. Ovvio che non mancarono e non mancano scontri con l’autorità ecclesiastica, come qualche anno fa quando l'abate li cacciò fuori dalla basilica a furia di anatemi. Ma i gay di oggi non si lasciano intimidire. Loro vogliono bene alla Madonna e la Madonna vuole bene a loro, essa è la loro patrona. I resto non conta. Da secoli queste persone diverse si sono riconosciute in una Madonna diversa. Ovvio che questi pellegrinaggi stanno lentamente trasformandosi in una occasione politica, lotta contro l'omofobia specie in ltalia. Per cui si è aggiunto da qualche anno il Mit (Movimento identità transgender) di Bologna con il loro presidente Porpora Marcasciano e Wladimir Luxuria, ex parlamentare. Questo fenomeno però, oltre al singolo
caso, ci induce a qualche considerazione più ampia. Anzitutto: la persistenza del fatto religioso. Non ha importanza la sua espressione rituale. Se greca,  romana,  cristiana,  induista,  buddista, animista. Se devota alle divinità del Monte Olimpo o ai santi e alle Madonne dei santuari cattolici. Se aperta al politeismo o fissa all'unico Dio. La spiritualità' è situata nel più profondo dell'essere umano e viene prima di tutte le rivelazioni celesti e di tutti i riti con cui noi le rivestiamo. Nomi diversi, istanze identiche. ln secondo luogo emerge una costante e forse più profonda spiritualità nelle persone omosessuali. Al di là delle loro reazioni talvolta irritanti ed antipatiche: istinto di difesa! Spesso ci si trova di fronte ad intelligenze, intuizioni, sensibilità, capacità artistiche, esperienze spirituali impensate e degne del massimo rispetto.

Autore: Albino Michelin
02.03.2015    

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