La radio è oggi diventata e diventera’ sempre di più
compagna, strumento informativo, voce amica del tempo libero e di lavoro che
non verrà sostituita né dal cinema né dalla Tv. Persino uomini di chiesa
privati e pubblici se ne servono per la diffusione della cultura cattolica:
però la sua quantità non è sempre pari alla sua qualità’. Sono note determinate
emissioni: "Ascolta, si fa sera (RAI), “Mille voci della notte” (Svizzera Italiana)
“Radio Maria". Quest’ultima chi la trova confortante, chi addirittura
delirante. La posizione media viene sottolineata da coloro che sostengono non
basti diffondere devozioni, miracoli,
apparizioni, bagni di folla papali. Tutto ciò potrebbe essere come una cosmesi
su di un volto anemico. Un po' a digiuno (ma non troppo) per farsi un'opinione
personale in merito, un libero gruppo d’indagine volle consultare materiale In
circolazione e registrazioni di programmi mandati in onda per un determinato
periodo.
Filo diretto con la Madonna
Sorta come emittente parrocchiale di Arcellasco (Brianza)
nel 1982 da certo Don Galbiati nell'85 divenne Associazione e nell'87 iniziò ad
essere diretta sino ad oggi da P. Livio Fanzaga religioso Scolopio, ed in
seguito passò sotto il patrocinio o controllo del Vaticano. Sempre in funzione
24 ore su 24, una sessantina ed oltre di coordinatori, basata sul volontariato
senza sponsor pubblicitari, 650 ripetitori, diffusa in Europa e in Usa, seguita
in Italia da 2 milioni di ascoltatori pari al 3% degli abitanti e all'8% dei
praticanti. L'uditorio, legato fondamentalmente alla Chiesa istituzionale, è composto
di 60% circa donne, un terzo pensionati, 40% con la quinta elementare Il suo
mantenimento si aggira su diverse migliaia di euro al giorno, cifra che qui non
interessa, frutto di donazioni, e di beneficenza. L suoi programmi diffondono messe,
recita del rosario, preghiere, spiritualità, perfezione, missionarietà Queste tematiche
che possiamo includere nel primo blocco sono di grande utilità per i malati, gli anziani, il popolo della notte,
e per chi considera la religione come forma di consolazione. In questo senso
Radio Maria va conservata, anzi potenziata. Vi è poi un secondo blocco: Bibbia,
teologia, catechesi (o catechismo), morale familiare, formazione, storia della chiesa,
ecc. In questo ambito nascono opinioni contrastanti, delle riserve, nonché dei
rifiuti. Nei confronti di questo secondo blocco viene legittima la domanda che
ci si deve porre anche di fronte ad ogni trasmissione radio-televisiva, ad ogni
articolo di giornale: tutto vero?
Ritorno trionfale del Concilio di
Trento(1560)
l temi del secondo blocco (che chiameremo culturali) sono
scelti unicamente dal direttore, da lui controllati, censurati, rifiutati. l
referenti pure: devono possedere il Dna della "sua" ortodossia,
meglio se provenienti dalla gerarchia così da fare ottima cassa di risonanza.
Questo è il primo limite di Radio Maria: manca un gruppo di redazione aperto alle
varie domande di senso esistenti nel mondo di oggi. Spesso si obbietta che i
conferenzieri sono tutti plurilaureati. Questo non basta, anzi vuol dire poco.
Ci si può servire anche della cultura per difendere i propri preconcetti o le
proprie parziali visioni del mondo. Eichmann possedeva 7 lauree, lo aiutarono
meglio a sistemare 5 milioni di ebrei, paradosso. Importante la cultura, ma
molto più importante è il "come" ce ne se serve. Le linee direttrici
vengono date dal programmatore L. Fanzaga.
Rigorosamente ortodosse, già detto. Egli ripete come un mantra:” fedeltà’ al
magistero della chiesa”. Troppo ossessivo per non dubitare lo faccia per amor
di “bottega”. Radio di tutta la chiesa,
aperta ai conservatori e ai progressisti. Nell'ascoltare certo, non nel
prendere la parola. Dogmatismo viscerale, non si sente mai citare la parola
"coscienza“. Per Radio Maria anche Paolo diventa eretico, allorché nella
lettera ai Romani (14,12) scrive: "ognuno di noi è tenuto ad obbedire
soltanto alla sua coscienza”. Lungi dall’interpretare ciò come arbitrarietà.
Rispetto al Magistero, ma la priorità qui l'apostolo delle Genti la dà alla coscienza.
Radio Maria se ne guarda bene: propone certezze, sicurezze o pretese tali,
vantandosi di ostentare uno stile militare, miliziano, falangista, legionario,
di reclutamento per la guerra santa dell’anticristo contro la Donna vestita di
sole di cui parla l’Apocalisse. Che al dire dei biblisti, quelli in ascolto all’oggettività
dei testi non sarebbe la Madonna, ma la comunità dei credenti. Ma a Radio Maria
tutto fa brodo, tanto la cattolicità italiana possiede un alto tasso di
analfabetismo. Quello di Radio Maria è un cattolicesimo intransigente, tuona il
direttore. Il tutto ovviamente rispondente a quel 3% di italiani e 8% di
praticanti che abbisognano di poteri forti e di delegare loro la propria
coscienza personale. L'altro 90%? Non entra in linea di conto. Preoccupato di
non scandalizzare i primi non tiene conto dello scandalo inflitto ai secondi,
mortificati nelle loro aspirazioni spirituali che avrebbero
bisogno di ben altre motivazioni e argomentazioni. E così i credenti più
creativi se ne vanno. Anche nelle chiamate telefoniche a Radio Maria chi espone
una linea diversa non è un "complementare", ma sempre e solo un
avversario, cui si toglie la parola di bocca e si chiude il microfono. Non si
accontenta di affermare il vero, ma deve sempre dividere il mondo in buoni e cattivi,
sottolineare gli errori altrui e infilzare i malvagi. La verità la possiede
tutta lui, solo lui, sempre lui. Su questo argomento dell’intransigenza sia
permessa un'obbiezione. Padre Livio Fanzaga afferma che alla lunga l'intransigenza
paga. Domanda: E gli intransigenti che con Pio IX si opposero all'unità
d'Italia nel 1870 che cosa hanno raccolto? Che l'Italia si è fatta senza di
loro e contro di loro. La si è fatta per merito della corrente transigente, fra
cui molti vescovi della Gerarchia. Stiamo lontani, per non rovinarci con esempi
recenti.
La
Madonna di Radio Maria non perdona 70 volte 7
Ciò che piace della
figura di Mana nel Vangelo è là sua estrema sobrietà. Parta poco e quando lo fa
è solo per togliere qualcuno dai pasticci. Ma ecco che dal 1500 in poi dopo 15
secoli di pace in famiglia (forse per colpa dei protestanti) la Madonna si
mette a parlare, a sparlare, a minacciare, a mostrare fiamme e fuoco, a
preannunciare catastrofi, finimondi, anticristi, draghi, vendette divine, morte
eterna. Nel 1500 una Madonna abbastanza confortante che appariva sulle piante,
ai bordi dei ruscelli, via via con un'escalation a Lourdes, Fatima, Mediugorje.
Certo mica è lei che fa queste irruzioni, neanche suo figlio che ci promise di
essere con noi sino alla fine dei tempi. Maria è così simpatica quando resta la
prima nostra sorella, la prima salvata, modello dei credenti: ma c’è chi vuol
farne un madonnone. Troppa enfasi guasta come la troppa afasia. Che S. Bernardo
abbia detto “di Maria non sì parla mai abbastanza", che Paolo VI abbia
aggiunto "non possiamo dirci cristiani se non siamo mariani", che
Papa Wojtyla abbia insignito il suo stemma con "tutto tuo Maria" sono
pensieri lodevoli, ma non dogmi di fede da imporre a tutta l'umanità pena
castighi e rovine eterne. Si va a finire persino in tribunale per litigare
sulle nostre Madonne. Caso eclatante quello di Radio Maria con Renato Baron,
veggente di Schio (VI). Motivo: la Madonna di Mediugorje avrebbe rivelato in un
suo messaggio all’inizio del 2000 che quella apparsa nello stesso periodo a
Schio (VI) non è vera, non è autentica, è fattucchiera (aggiungiamo noi). Insomma
una guerra tra sorelle. Forse per questo lndro Montanelli, ateo ma onesto, chiamò
radio Maria, “Radio Madonnara”
Messaggi
“mariani” inaccettabili
Il Direttore di Radio Maria Padre Livio Fanzaga confessa
di essere stato toccato dalla grazia della Vergine a Mediugorje nel 1985. Da
quel giorno la sua vita è cambiata. Confessione degna di rispetto ma, visione o
suggestione, resta sempre un fatto privato e opinabile. E' a proposito di
questa apparizione che va citato un caso. A più di qualcuno creò un sentimento
di ripulsione. Venerdì 2 agosto 2002 verso le ore 22 il relatore dichiarò che
nel periodo della guerra nella ex Jugoslavia il 25 del mese, giorno consueto
dei suoi messaggi (e che ci facciamo anche il calendario alla Madonna? Non è
per caso magia tenere a bacchetta Dio considerando la Madonna la sua postina?
Questa è magia bella e buona) disse: "non ho potuto aiutare i bosniaci
perché il loro cuore è lontano da me" Sa di strano che la Madonna si metta
a fare politica, divida i croati dai bosniaci, preferendo i primi come se tutti
gli uomini non fossero suoi figli, quando persino il comunista Tito qualche
decennio prima era riuscito a tenerli uniti croati e bosniaci. Gesù raccomandò
a noi e quindi anche a sua madre di perdonare 70 volte 7 e di non fare occhio
per occhio dente per dente. Ma chi fa parlare la Madonna in questo modo? Fra di
noi chi ha il coraggio di presentare Maria così rancorosa e vendicativa? Se una
madre tiene in famiglia un figlio difficile non lo manda a quel paese, anzi
profonde per lui cure e sacrifici più intensi ed amorevoli. Radio Maria qui sì
che diffonde scandali e confonde i credenti.
Altro caso? Nel mese di agosto certa signora Lucia(?) da Torino telefona
a Radio Maria con voce mozza. "Ho pregato tanto e la Madonna mi ha fatto
il miracolo di non usare i preservativi con mio marito. Ma dopo un anno lui si
è stancato e mi ha detto o di fare l'amore o che lui se ne va altrove. Che
debbo fare?" Risposta di Radio Maria: "non si deve fare il male (prendere
i preservativi) per ottenere un bene (l’unità del matrimonio). Quindi ..
.". Ma questo è un rovinafamiglie. Un'obbiezione: e i crociati che
sgozzavano i saraceni (facevano un male) per liberare il santo sepolcro
(ottenere un bene) come mai sono giustificati e benedetti? Per non dire poi
dello stile dei dibattiti mandati in onda a Radio Maria. In una trasmissione
per i giovani si ebbe a sentire: "Dio è onnipotente, non Gianni Agnelli …
E i dancing? l Dancing sono solo delle grandi porcilaie .. . Chi fa l’amore
prima del matrimonio compie delle porcate .. . ". E via di questo passo.
Il tutto accompagnato da sonore risate, ironie, cachinni. Arrogante qui il
Fanzaga, maleducato, inaccettabile. Saranno anche un milione i giovani che
seguono questo relatore, si vede che si sentono importanti solo se maltrattati.
Esiste anche un masochismo religioso. Ci si domanda: "è evangelizzazione o
spaccio di droga religiosa? Come mai che il Cristianesimo è così simpatico, seppur
nelle sublimità degli ideali, e tanti cristiani del mondo e di Radio Maria sono
così antipatici? Queste alcune osservazioni perché dispiace che un'emittente
cattolica sia così intollerante e settaria. Nemmeno i testimoni di Geova, i
grandi nemici di Radio Maria, gli Anticristo, gli invasati di Satana da
debellare con l'armata mariana, sono così fondamentalisti e talebani. A
confronto loro sono rose e fiori. A Padre Livio Fanzaga: una radio da
potenziare, per quanto concerne la religione consolazione. Per il resto tanto
da rivedere: per fare degli uomini di oggi dei credenti e non dei creduloni.
Autore:
Albino Michelin
26.09.2002
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