giovedì 23 aprile 2015

RADIO MARIA TUTTO VERO?

La radio è oggi diventata e diventera’ sempre di più compagna, strumento informativo, voce amica del tempo libero e di lavoro che non verrà sostituita né dal cinema né dalla Tv. Persino uomini di chiesa privati e pubblici se ne servono per la diffusione della cultura cattolica: però la sua quantità non è sempre pari alla sua qualità’. Sono note determinate emissioni: "Ascolta, si fa sera (RAI), “Mille voci della notte” (Svizzera Italiana) “Radio Maria". Quest’ultima chi la trova confortante, chi addirittura delirante. La posizione media viene sottolineata da coloro che sostengono non basti diffondere   devozioni, miracoli, apparizioni, bagni di folla papali. Tutto ciò potrebbe essere come una cosmesi su di un volto anemico. Un po' a digiuno (ma non troppo) per farsi un'opinione personale in merito, un libero gruppo d’indagine volle consultare materiale In circolazione e registrazioni di programmi mandati in onda per un determinato periodo.
                                                       Filo diretto con la Madonna
Sorta come emittente parrocchiale di Arcellasco (Brianza) nel 1982 da certo Don Galbiati nell'85 divenne Associazione e nell'87 iniziò ad essere diretta sino ad oggi da P. Livio Fanzaga religioso Scolopio, ed in seguito passò sotto il patrocinio o controllo del Vaticano. Sempre in funzione 24 ore su 24, una sessantina ed oltre di coordinatori, basata sul volontariato senza sponsor pubblicitari, 650 ripetitori, diffusa in Europa e in Usa, seguita in Italia da 2 milioni di ascoltatori pari al 3% degli abitanti e all'8% dei praticanti. L'uditorio, legato fondamentalmente alla Chiesa istituzionale, è composto di 60% circa donne, un terzo pensionati, 40% con la quinta elementare Il suo mantenimento si aggira su diverse migliaia di euro al giorno, cifra che qui non interessa, frutto di donazioni, e di beneficenza. L suoi programmi diffondono messe, recita del rosario, preghiere, spiritualità, perfezione, missionarietà Queste tematiche che possiamo includere nel primo blocco sono di grande utilità per i malati, gli anziani, il popolo della notte, e per chi considera la religione come forma di consolazione. In questo senso Radio Maria va conservata, anzi potenziata. Vi è poi un secondo blocco: Bibbia, teologia, catechesi (o catechismo), morale familiare, formazione, storia della chiesa, ecc. In questo ambito nascono opinioni contrastanti, delle riserve, nonché dei rifiuti. Nei confronti di questo secondo blocco viene legittima la domanda che ci si deve porre anche di fronte ad ogni trasmissione radio-televisiva, ad ogni articolo di giornale: tutto vero?
         Ritorno trionfale del Concilio di Trento(1560)
l temi del secondo blocco (che chiameremo culturali) sono scelti unicamente dal direttore, da lui controllati, censurati, rifiutati. l referenti pure: devono possedere il Dna della "sua" ortodossia, meglio se provenienti dalla gerarchia così da fare ottima cassa di risonanza. Questo è il primo limite di Radio Maria: manca un gruppo di redazione aperto alle varie domande di senso esistenti nel mondo di oggi. Spesso si obbietta che i conferenzieri sono tutti plurilaureati. Questo non basta, anzi vuol dire poco. Ci si può servire anche della cultura per difendere i propri preconcetti o le proprie parziali visioni del mondo. Eichmann possedeva 7 lauree, lo aiutarono meglio a sistemare 5 milioni di ebrei, paradosso. Importante la cultura, ma molto più importante è il "come" ce ne se serve. Le linee direttrici vengono date dal programmatore   L. Fanzaga. Rigorosamente ortodosse, già detto. Egli ripete come un mantra:” fedeltà’ al magistero della chiesa”. Troppo ossessivo per non dubitare lo faccia per amor di “bottega”.  Radio di tutta la chiesa, aperta ai conservatori e ai progressisti. Nell'ascoltare certo, non nel prendere la parola. Dogmatismo viscerale, non si sente mai citare la parola "coscienza“. Per Radio Maria anche Paolo diventa eretico, allorché nella lettera ai Romani (14,12) scrive: "ognuno di noi è tenuto ad obbedire soltanto alla sua coscienza”. Lungi dall’interpretare ciò come arbitrarietà. Rispetto al Magistero, ma la priorità qui l'apostolo delle Genti la dà alla coscienza. Radio Maria se ne guarda bene: propone certezze, sicurezze o pretese tali, vantandosi di ostentare uno stile militare, miliziano, falangista, legionario, di reclutamento per la guerra santa dell’anticristo contro la Donna vestita di sole di cui parla l’Apocalisse. Che al dire dei biblisti, quelli in ascolto all’oggettività dei testi non sarebbe la Madonna, ma la comunità dei credenti. Ma a Radio Maria tutto fa brodo, tanto la cattolicità italiana possiede un alto tasso di analfabetismo. Quello di Radio Maria è un cattolicesimo intransigente, tuona il direttore. Il tutto ovviamente rispondente a quel 3% di italiani e 8% di praticanti che abbisognano di poteri forti e di delegare loro la propria coscienza personale. L'altro 90%? Non entra in linea di conto. Preoccupato di non scandalizzare i primi non tiene conto dello scandalo inflitto ai secondi, mortificati nelle loro aspirazioni spirituali che avrebbero bisogno di ben altre motivazioni e argomentazioni. E così i credenti più creativi se ne vanno. Anche nelle chiamate telefoniche a Radio Maria chi espone una linea diversa non è un "complementare", ma sempre e solo un avversario, cui si toglie la parola di bocca e si chiude il microfono. Non si accontenta di affermare il vero, ma deve sempre dividere il mondo in buoni e cattivi, sottolineare gli errori altrui e infilzare i malvagi. La verità la possiede tutta lui, solo lui, sempre lui. Su questo argomento dell’intransigenza sia permessa un'obbiezione. Padre Livio Fanzaga afferma che alla lunga l'intransigenza paga. Domanda: E gli intransigenti che con Pio IX si opposero all'unità d'Italia nel 1870 che cosa hanno raccolto? Che l'Italia si è fatta senza di loro e contro di loro. La si è fatta per merito della corrente transigente, fra cui molti vescovi della Gerarchia. Stiamo lontani, per non rovinarci con esempi recenti.
    La Madonna di Radio Maria non perdona 70 volte 7
 Ciò che piace della figura di Mana nel Vangelo è là sua estrema sobrietà. Parta poco e quando lo fa è solo per togliere qualcuno dai pasticci. Ma ecco che dal 1500 in poi dopo 15 secoli di pace in famiglia (forse per colpa dei protestanti) la Madonna si mette a parlare, a sparlare, a minacciare, a mostrare fiamme e fuoco, a preannunciare catastrofi, finimondi, anticristi, draghi, vendette divine, morte eterna. Nel 1500 una Madonna abbastanza confortante che appariva sulle piante, ai bordi dei ruscelli, via via con un'escalation a Lourdes, Fatima, Mediugorje. Certo mica è lei che fa queste irruzioni, neanche suo figlio che ci promise di essere con noi sino alla fine dei tempi. Maria è così simpatica quando resta la prima nostra sorella, la prima salvata, modello dei credenti: ma c’è chi vuol farne un madonnone. Troppa enfasi guasta come la troppa afasia. Che S. Bernardo abbia detto “di Maria non sì parla mai abbastanza", che Paolo VI abbia aggiunto "non possiamo dirci cristiani se non siamo mariani", che Papa Wojtyla abbia insignito il suo stemma con "tutto tuo Maria" sono pensieri lodevoli, ma non dogmi di fede da imporre a tutta l'umanità pena castighi e rovine eterne. Si va a finire persino in tribunale per litigare sulle nostre Madonne. Caso eclatante quello di Radio Maria con Renato Baron, veggente di Schio (VI). Motivo: la Madonna di Mediugorje avrebbe rivelato in un suo messaggio all’inizio del 2000 che quella apparsa nello stesso periodo a Schio (VI) non è vera, non è autentica, è fattucchiera (aggiungiamo noi). Insomma una guerra tra sorelle. Forse per questo lndro Montanelli, ateo ma onesto, chiamò radio Maria, “Radio Madonnara” 
    Messaggi “mariani” inaccettabili
Il Direttore di Radio Maria Padre Livio Fanzaga confessa di essere stato toccato dalla grazia della Vergine a Mediugorje nel 1985. Da quel giorno la sua vita è cambiata. Confessione degna di rispetto ma, visione o suggestione, resta sempre un fatto privato e opinabile. E' a proposito di questa apparizione che va citato un caso. A più di qualcuno creò un sentimento di ripulsione. Venerdì 2 agosto 2002 verso le ore 22 il relatore dichiarò che nel periodo della guerra nella ex Jugoslavia il 25 del mese, giorno consueto dei suoi messaggi (e che ci facciamo anche il calendario alla Madonna? Non è per caso magia tenere a bacchetta Dio considerando la Madonna la sua postina? Questa è magia bella e buona) disse: "non ho potuto aiutare i bosniaci perché il loro cuore è lontano da me" Sa di strano che la Madonna si metta a fare politica, divida i croati dai bosniaci, preferendo i primi come se tutti gli uomini non fossero suoi figli, quando persino il comunista Tito qualche decennio prima era riuscito a tenerli uniti croati e bosniaci. Gesù raccomandò a noi e quindi anche a sua madre di perdonare 70 volte 7 e di non fare occhio per occhio dente per dente. Ma chi fa parlare la Madonna in questo modo? Fra di noi chi ha il coraggio di presentare Maria così rancorosa e vendicativa? Se una madre tiene in famiglia un figlio difficile non lo manda a quel paese, anzi profonde per lui cure e sacrifici più intensi ed amorevoli. Radio Maria qui sì che diffonde scandali e confonde i credenti.  Altro caso? Nel mese di agosto certa signora Lucia(?) da Torino telefona a Radio Maria con voce mozza. "Ho pregato tanto e la Madonna mi ha fatto il miracolo di non usare i preservativi con mio marito. Ma dopo un anno lui si è stancato e mi ha detto o di fare l'amore o che lui se ne va altrove. Che debbo fare?" Risposta di Radio Maria: "non si deve fare il male (prendere i preservativi) per ottenere un bene (l’unità del matrimonio). Quindi .. .". Ma questo è un rovinafamiglie. Un'obbiezione: e i crociati che sgozzavano i saraceni (facevano un male) per liberare il santo sepolcro (ottenere un bene) come mai sono giustificati e benedetti? Per non dire poi dello stile dei dibattiti mandati in onda a Radio Maria. In una trasmissione per i giovani si ebbe a sentire: "Dio è onnipotente, non Gianni Agnelli … E i dancing? l Dancing sono solo delle grandi porcilaie .. . Chi fa l’amore prima del matrimonio compie delle porcate .. . ". E via di questo passo. Il tutto accompagnato da sonore risate, ironie, cachinni. Arrogante qui il Fanzaga, maleducato, inaccettabile. Saranno anche un milione i giovani che seguono questo relatore, si vede che si sentono importanti solo se maltrattati. Esiste anche un masochismo religioso. Ci si domanda: "è evangelizzazione o spaccio di droga religiosa? Come mai che il Cristianesimo è così simpatico, seppur nelle sublimità degli ideali, e tanti cristiani del mondo e di Radio Maria sono così antipatici? Queste alcune osservazioni perché dispiace che un'emittente cattolica sia così intollerante e settaria. Nemmeno i testimoni di Geova, i grandi nemici di Radio Maria, gli Anticristo, gli invasati di Satana da debellare con l'armata mariana, sono così fondamentalisti e talebani. A confronto loro sono rose e fiori. A Padre Livio Fanzaga: una radio da potenziare, per quanto concerne la religione consolazione. Per il resto tanto da rivedere: per fare degli uomini di oggi dei credenti e non dei creduloni.

Autore:
Albino Michelin
26.09.2002

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