sabato 15 agosto 2015

CHI SONO IO PER GIUDICARE UN GAY?

Questa espressione, per tanti un vero schok, fu pronunciata da Papa Francesco in aereo di ritorno dal Brasile per la festa della gioventù 2013 in risposta ad una domanda postagli da un giornalista. Senz'altro pure in riferimento ad una lettera inviatagli alla fine di giugno u. s., un mese prima, e sottoscritta da diversi gruppi gay credenti, coordinati dal Kairos di Firenze. Parole che valgono più di qualsiasi legge parlamentare, discussione, discriminazione, spregio nei confronti degli omosessuali. Il 25 maggio 2014 Davide Tancredi, studente romano, scrive al quotidiano "La Repubblica" raccontando la sua omosessualità per superare la tentazione al suicidio. Il suicidio dei gay infatti sta diventando un fatto allarmante. Andrea nel novembre 2012 s’impicca con una sciarpa attorno al collo. Un altro sedicenne, isolato dai compagni e umiliato dalla madre perché gay, si lancia dal terzo piano dell'edificio scolastico. Sabato 26 ottobre 2014 Simone di 21 anni si getta da un palazzo di 4 piani. Dentro lo zaino un foglietto: "sono gay, non mi trovo bene in questa società. L'Italia è un paese libero, ma esiste l'omofobia. Chi ha questo atteggiamento deve fare i conti con la propria coscienza" Il 33% dei suicidi degli adolescenti deriva dalla scoperta della propria diversità, che famiglia e società colpevolizzano. Il 60% dei giovani ritiene che gli omosessuali siano discriminati. L'80% dei gay non sopporta la propria identita' "altra". Al che la gente comune, sempre portata a innocentarsi su altri aspetti delle proprie trasgressioni morali, si compensa lanciando un banale verdetto. "se sono porci vadano a curarsi, o preghino e facciano penitenza, e poi diventeranno normali come tutti." Ed è qui che vale la pena porre una distinzione. Esiste una omosessualità innata ed una omosessualità indotta. Quella innata è una tendenza legata alla nascita, alla gravidanza, alla concezione, su fino ad una ereditarietà ancestrale. Nel maschio potrebbe esservi una eccedenza di ormoni femminili, e viceversa nella femmina. O come, sosteneva lo psicologo Jung, nella personalità maschile potrebbe registrarsi un surplus di anima e in quella femminile un surplus di animus. E l’omosessualità ti può capitare come una fatto di natura. Che in un campo di trifoglio possano trovarsi anche alcune pianticella di quadrifoglio non è né anomalia, né sgorbio di natura. È semplicemente un fatto di natura. Ad uno che nasce zoppo è offensivo rampognarlo: "Cammina diritto". Diversa invece è l’omosessualità indotta, cioè causata e proveniente da particolari situazioni ambientali e sociali. Come negli istituti di soli maschi o di sole femmine. Omosessualità e lesbismo nel caso possono essere curati facilmente attraverso la reciproca convivenza e frequentazione. Conseguenza errata di queste confuse premesse è negare agli omosessuali la legalizzazione di coppia. Due gay e due lesbiche (soprattutto di omosessualità innata) non avrebbero il diritto di essere legalmente riconosciuti come coppia? Per non creare confusione distinguiamo qui coppia omosessuale, coppia con adozione, coppia genitoriale. Famiglia omosessuale. Le risse a proposito nascono perché pretestuosamente si vuole mettere tutto nello stesso sacco. Qui ci interessa solo la coppia omosessuale. Sappiamo che la coppia eterosessuale è fondata sull'amore, ma chi può negare che la coppia omosessuale non sia altrettanto fondata sull'amore? Anche il Cardinal Martini (2011) ventilava positivamente questa eventualità. Da una certa cultura si obbietta che la sessualità fra due dello stesso genere è contro natura, però in questo caso di arrischia di confondere e identificare sessualità con anatomia genitale, biologica. E se ne deduce che la diversa anatomia maschile- femminile è solo legittimata per la procreazione. Quindi due maschi o due femmine che avessero fra loro rapporti amorosi si comporterebbero contro natura. Si sottovaluta il fatto che l’amore prima di essere sessualità genitale-anatomica è coinvolgimento e presa in reciproca consegna di due esseri, di due persone. Alla base della coppia omosessuale quindi ci potrebbe essere il vero amore, che dura anche tutta una vita, mentre alla base della coppia eterosessuale dopo qualche anno d'innamoramento sempre più spesso salta tutto. E così abbiamo la contraddizione di politici e parlamentare che si accaniscono e di pseudo ben pensanti che si sbracano con dileggi contro le coppie omosessuali e loro a 70 anni ed oltre abbandonano la vecchia moglie sposata in chiesa e se la rottamano con la trentenne. Alla faccia della santità della famiglia fondata sul matrimonio uomo-donna. L'ultimo recente discorso che io ebbi con un omosessuale mi fece una sincera impressione: "io da una vita vivo con un compagno, ci vogliamo bene, ci sosteniamo, ci assistiamo. In caso di malattia e di morte non avremmo nessun riconoscimento?" Per buona memoria è giusto riassumere che la legalizzazione della coppie omosessuali vige in quasi tutta Europa. Oltre che in Svizzera, abbiamo in Olanda (2001), in Belgio (2003), in Spagna(2005), in Norvegia e Svezia(2009), in Islanda e Portogallo(2010), in Danimarca(2012), in Francia(2013). Che poi gli omosessuali recentemente si siano collegati in gruppi e associazioni, che organizzino manifestazioni pubbliche che a molti paiono tribali e carnevalesche, forse è una reazione alla loro vita di cavernicoli subita per secoli, alle persecuzioni cui furono oggetto lungo la storia. Si ricordino i roghi della chiesa e i forni crematori di Hitler. Negato ogni diritto all'accettazione e alla visibilità sociale. Persone tutte che annoveravano innumerevoli grandi artisti, inventori, letterati, filosofi. Saggi alle cui opere dovremmo un minimo di riconoscimento.

Autore:
Albino Michelin
01.10.2014

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