sabato 8 agosto 2015

SPARITO IL TITOLO DEL MONSIGNORE

L 'espressione "Monsignore" non avrebbe nulla di prestigioso, un francesismo dal significato "mio Signore” titolo in vigore ai tempi dei Papi di Avignone {1315-78} e attribuito ai cittadini benemeriti. In seguito divenne il primo gradino per la carriera ecclesiastica. Cosi il "Don” spagnolismo baroccheggiante, dal latino "dominus” signore. Ovvio che anche ai parroci si potrebbe dare l'appellativo di "Signor parroco", come d'altronde vige un po’ in tutta l'Europa del nord. Agli ecclesiastici invece appartenenti ad un Ordine religioso si conferisce l'appellativo di "Fra”, fratello o anche "Padre", significativo in quanto ha attinenza con una paternità spirituale. Tv e stampa informano che domenica 5 gennaio 2014 Papa Francesco ha abolito il titolo di "Monsignore", eccezion fatta ad tempus per gli ultrasessantacinquenni. E'nella sua logica quella di ritornare al Vangelo nel quale Gesù disse:"Chi di voi vuole essere il primo sia l'ultimo ... Vi ho scelti per servire e non per essere serviti". Una logica però che ha già incontrato le prime resistenze specialmente da parte dei cattolici doc, abituati ad una chiesa potente, imperiale, ricca, sempre vincente. Costoro andrebbero aiutati, spiegando come all'origine e secondo il progetto del fondatore non era così. Gesù non è venuto per distribuire commende e privilegi, ma per chiamare alla condivisione e alla testimonianza. Titolo e privilegi gli ecclesiastici dell'istituzione lungo la storia se li sono attribuiti, assegnati o rivendicati. Appellarsi a Gesù non ha senso. Vale la pena fare una breve rassegna? Il titolo di "Vicario di Cristo in terra" se l’è inventato Costanzo l’imperatore d'Oriente nel 1340, ripreso da Papa Innocenzo lII nel 1200. Il titolo "Sommo Pontefice, Pontefice Massimo" era riservato agli imperatori romani. Uno di loro, Graziano, nel 380 lo ha passato al Papa, e nel 445 Leone Magno se lo attribuì definitivamente. Il titolo "Sua Santità: così si fece chiamare nel 560 Papa Pelagio, versione sacra e definitiva di "Servo dei servizi di Dio" adottata da Paolo Il nel 1470, aggiungendovi l'obbligo del baciamo e del bacio della sacra pantofola. Il primo tuttora esistente e resistente, il secondo abolito per motivi igienici. Il Ministero delle Poste Italiane nel marzo del 2013 mise in commercio un francobollo "Sua Santità Papa Francesco " non ha importanza se per rispetto o per cortigianeria: il fatto si è che il neoeletto gentilmente lo fece sparire dalla circolazione. Non si è entrati nella logica: egli è il vescovo di Roma, cioè il coordinatore delle chiese universali, non l'unica insindacabile autorità o l'infallibile Pio IX, Papa Re del 1870. Il titolo di "reverendo “compare nel Codice di Teodosio nel 438 e veniva attribuito ai sudditi specie militari degni di riverenza. Il titolo di "Eccellenza": oggi riservato ai vescovi, appannaggio dei re longobardi e franconi già dal 500. Abolito dallo Stato italiano nel 1945 con l’avvento della democrazia per indicare uguale dignità fra tutti i cittadini. Anche Benito Mussolini prima di tale data e della sua esecuzione capitale si faceva chiamare "Sua Eccellenza". Il 21 agosto 2013 Papa Francesco telefonò privatamente allo studente padovano Stefano Cabizza, il quale sorpreso rispose con "Eccellenza ... " Al che la precisazione: "guarda che Gesù non si faceva chiamare Eccellenza. "Per questo anche nei suoi documenti, pure ufficiali, egli si firma semplicemente Francesco. Il titolo di “Eminenza”: papa Gregorio I nel 590 lo cominciò ad assegnare al prefetto di Roma e ai proconsoli romani. Papa Urbano VIII nel 1630 lo elargì a tutti gli ecclesiastici cardinali. Infine il titolo di Papa: il vescovo di Milano Siricio nel 390 si fece chiamare "Pappas" = papà. Certo che gli suonerà male il ruolo di Governatore dello Stato-Città del Vaticano, concordato con il suo predecessore Pio Xl nel 1929 ... Ma tant'è, bisogna fare i conti anche con la corte: il papa passa, questa resta. In definitiva non bisogna fare i nostalgici per l'abolizione del titolo di Monsignore e di tanti altri previsti nella Chiesa cattolica. Da dignitari dell'apparato si apre la possibilità di essere anche nei dettagli testimoni del vangelo.

Autore:
Albino Michelin
22.01.2014

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