mercoledì 12 agosto 2015

FUNZIONE SOCIALE DELLA RELIGIONE

Per non cadere nei soliti equivoci è opportuno chiarirsi sul significato di religione e operare una distinzione fra il messaggio originario promulgato dai loro fondatori e le chiese o istituzioni al vertice che poi le hanno interpretate o le stanno interpretando, e di conseguenza manipolando e sfruttando. Se ci limitiamo solo alle due più vicine a noi, Cristianesimo e Islamismo sappiamo che Gesù ha fatto punto di forza della sua dottrina l'amore e il perdono verso il prossimo. Maometto da parte sua ha iniziato il Corano con l'espressione "Dio grande e misericordioso “. La storia invece da 14 secoli ci ha dimostrato che le guerre fra queste due religioni o contro altro genere di infedeli sono state atroci e senza tregua. lnutile citare tutte le aberrazioni. Anche negli ultimi 15 anni più di 20 milioni di persone sono state uccise in nome di Dio. E là dove le guerre pianificate sono diminuite, diminuita non è invece la discriminazione. Nel nostro piccolo vedi il diritto interdetto ai cristiani di costruire chiese nei paesi islamici e di questi ultimi di costruire moschee nei nostri paesi, specie in Italia. Oppure il diritto interdetto di sovvenzionare le scuole islamiche, come da noi che sovvenzioniamo le scuole private cattoliche, non ostante il divieto dell'articolo 33 della Costituzione: libertà di scuola ma senza oneri per lo stato. Ln base a ciò alcuni sostengono che le religioni dividono il mondo anziché unirlo e quindi esse sono inutili, anzi nocive. Saranno utili per illudersi di un paradiso futuro, ma non per cambiare i rapporti umani sulla terra. Come diceva Marx, religione oppio dei popoli. E si riferiscono magari all' Arabia, lran, Afghanistan in cui la religione è ancora allo stato puro, non secolarizzata come in Europa: e proprio là non sembra vi sia un livello di convivenza civile accettabile. Altri sostengono che le religioni tendono sempre a mantenere il popolo nell'ignoranza e sudditanza per poterlo meglio sfruttare, per cui diminuito il senso religioso non vi subentra nessuna cultura alla democrazia e al senso civico. Anche questo aspetto è abbastanza palese in Italia. Altri si affidano ad alcune statistiche: in Usa dove il 96 crede in Dio e 76 nel diavolo si costata un alto tasso di omicidi, mentre in Svezia dove i credenti sono molto meno(56) il tasso di omicidi è assai minore. E ne deducono che esistono persone prive di religione ma sensibili ai valori umani e alla dignità della persona. Quindi la religione sarebbe un opzional personale. Che rispondere? Ad un attento esame il fenomeno religioso è sempre stato universale ed ubiquitario. Con tendenza a funzione sociale. Anche nella storia cattolica non è mancato l'interesse per i poveri, i pellegrini, costruzione di ospedali ecc. In antico il sofista greco Crizia sviluppò la teoria, diventata celebre, secondo cui gli dei furono inventati per costringere gli esseri umani a comportamenti morali, a non delinquere. Lo storico romano Polibio pure lui scriveva con convinzione che le religioni servono a tenere a freno le violente passioni delle masse. Ed un proverbio veneziano di qualche tempo ripeteva: i carabinieri con lo schioppo e i preti con l'inferno cercano di tenere il mondo fermo. Insomma dovremmo convincerci che non ostante i tanti "misfatti" veri o presunti, le religioni garantiscono più vantaggi sociali che svantaggi, e che in assenza di una religione l’umanità stenterebbe a trovare un freno ai propri istinti e decadrebbe nelle barbarie. Una conferma, anche se a cliché ridotto ma emblematico, la possiamo desumere dalla votazione popolare avvenuta il 18 maggio 2014 nel Canton Zurigo. Cioè: se anche le persone giuridiche, le imprese debbano obbligarsi a pagare le tasse del culto, ciascuna ovviamente per la propria chiesa o confessione religiosa. La condizione: che i proventi previsti non venissero usati per spese di culto o costruzione di edifici sacri ma "solo" per attività sociali, il tutto legalmente controllabile. Si pensava che in questo periodo di eclisse del sacro, di perdita di credibilità specie nei confronti della chiesa cattolica se ne uscisse con una bocciatura totale. AI contrario! risultato fu del 71 a favore. Anche per lo Stato questo è un grosso vantaggio. Avere delle istituzioni che educano al senso civico, al rispetto delle leggi, della roba degli altri, delle persone, significa per lo Stato meno grattacapi, meno polizia, meno criminalità, meno morti, meno galere. E ad un livello più globale se le diverse religioni di questa terra, al di là dei loro dogmi, dei loro santi, dei loro riti, si accordassero per formulare un "ethos mondiale", una specie di professione di fede civile a cui attenersi: vedi l'impegno contro l'esportazione di armi, contro la tortura, contro la produzione di scorie radioattive, contro l'inquinamento dell'ambiente, contro la tratta delle donne, contro il razzismo ... certo anche la tanto agognata e proclamata pace del mondo sarebbe un po’ più vicina.

Autore:
Albino Michelin
21.05.2014

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