Molta
gente durante la notte non riposa tranquilla. C’è chi sente strani rumori, voci,
vibrazioni, scricchiolii, chi vede ombre e presenze estranee, chi respira
inusitati profumi. Ad alcuni sopraggiungono anche dei malesseri, brividi di
freddo, tachicardie, ansietà, paure, specie se temono di parlare con i morti o
viceversa. Altri dichiarano di vedere oggetti spostarsi, cuscini volare, luci
accendersi e spegnersi. Ovviamente ciò che non riusciamo a spiegarci è un
fenomeno strano, ma in genere ogni fenomeno per quanto strano ha la sua
spiegazione senza bisogno di ricorrere alla frode, alla magia bianca o nera,
allo spiritismo o a prodigi soprannaturali. Molti decidono di chiamare anche il
prete a benedire la casa, ogni stanza, ogni angolo sebbene, si dice, la benedizione
passi sette muri, per allontanare queste infestazioni inospitali e maligne.
Limitiamoci qui al discorso sui rumori, sulle “voci”. Un tentativo di spiegazione
abbastanza scientifico ci viene dalla psicologia che ci parla di schizofrenia. Si
tratta di un’alterazione del pensiero, del comportamento, dell’affettività. In pratica di mente separata dalla realtà, la
quale induce il soggetto a sentire voci e rumori che sono diversi a seconda dei
retaggi culturali che altri non sentono, a convincersi che gli altri possono
leggere il suo pensiero, o complottare di fargli del male. E quindi
allucinazioni di natura visiva, uditiva, olfattiva. Da attribuirsi all’inconscio
di persone con forte componenti psichiche. Le quali interagiscono a loro insaputa con il
mondo materiale circostante. La nostra mente se posta sotto un forte stimolo di
stress potrebbe creare delle illusioni di vario genere, diverse da persona a
persona. Campi elettromagnetici in grado di interagire col mondo fisico e
creare fenomeni spontanei simili a quelli su citati possono generare frequenze
sonore. Se riescono ad interagire con le nostre onde cerebrali, possono anche
simulare rumori e voci di persone. Molti allorché subiscono tali disturbi
invitano magari parenti e vicini ad accertarsi del fenomeno. In genere nessuno
sente nulla al di fuori degli interessati, ma qualche volta taluni o molti
vengono investiti dalla stessa esperienza. Cioè sentono le stesse voci e brusii.
Allora subentrano le allucinazioni collettive, anche queste abbastanza
frequenti, che si verificano quando un individuo psicologicamente forte in caso
di eccessivo stress trasmette telepaticamente il rumore registrato nel suo
cervello. Scientificamente più comprovata è l’opinione che l’allucinazione
collettiva sia spesso frutto di suggestione da parte di alcuni componenti del
gruppo o della folla che con il loro comportamento finiscono per suggestionare
gli altri. Gli ultimi studi in merito sostengono che le voci percepite dagli
schizofrenici e dai sedicenti sani che ignorano di avere tale disturbo sono
diversi a seconda delle tradizioni culturali, degli ambienti, delle nazionalità.
Ad esempio gli africani e gli indiani raccontano di sentire rumori e voci tranquille,
giocose e benigne, facili da accettare. Gli americani invece si sentono sottoposti
ad un bombardamento molesto vissuto come un’incursione nella vita privata. Presso
gli occidentali le voci sono più aggressive e violente e potrebbero però essere
evitate con una migliore formazione ad un dialogo interiore. Oppure vale la pena
convincersi che le voci in pratica esistono solo nella loro teste e conviene
imparare a conviverci e a farsele amiche.
Autore:
Albino Michelin
03.09.2014
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