sabato 15 agosto 2015

SPAVENTI E RUMORI NOTTURNI

Molta gente durante la notte non riposa tranquilla. C’è chi sente strani rumori, voci, vibrazioni, scricchiolii, chi vede ombre e presenze estranee, chi respira inusitati profumi. Ad alcuni sopraggiungono anche dei malesseri, brividi di freddo, tachicardie, ansietà, paure, specie se temono di parlare con i morti o viceversa. Altri dichiarano di vedere oggetti spostarsi, cuscini volare, luci accendersi e spegnersi. Ovviamente ciò che non riusciamo a spiegarci è un fenomeno strano, ma in genere ogni fenomeno per quanto strano ha la sua spiegazione senza bisogno di ricorrere alla frode, alla magia bianca o nera, allo spiritismo o a prodigi soprannaturali. Molti decidono di chiamare anche il prete a benedire la casa, ogni stanza, ogni angolo sebbene, si dice, la benedizione passi sette muri, per allontanare queste infestazioni inospitali e maligne. Limitiamoci qui al discorso sui rumori, sulle “voci”. Un tentativo di spiegazione abbastanza scientifico ci viene dalla psicologia che ci parla di schizofrenia. Si tratta di un’alterazione del pensiero, del comportamento, dell’affettività.  In pratica di mente separata dalla realtà, la quale induce il soggetto a sentire voci e rumori che sono diversi a seconda dei retaggi culturali che altri non sentono, a convincersi che gli altri possono leggere il suo pensiero, o complottare di fargli del male. E quindi allucinazioni di natura visiva, uditiva, olfattiva. Da attribuirsi all’inconscio di persone con forte componenti psichiche.  Le quali interagiscono a loro insaputa con il mondo materiale circostante. La nostra mente se posta sotto un forte stimolo di stress potrebbe creare delle illusioni di vario genere, diverse da persona a persona. Campi elettromagnetici in grado di interagire col mondo fisico e creare fenomeni spontanei simili a quelli su citati possono generare frequenze sonore. Se riescono ad interagire con le nostre onde cerebrali, possono anche simulare rumori e voci di persone. Molti allorché subiscono tali disturbi invitano magari parenti e vicini ad accertarsi del fenomeno. In genere nessuno sente nulla al di fuori degli interessati, ma qualche volta taluni o molti vengono investiti dalla stessa esperienza. Cioè sentono le stesse voci e brusii. Allora subentrano le allucinazioni collettive, anche queste abbastanza frequenti, che si verificano quando un individuo psicologicamente forte in caso di eccessivo stress trasmette telepaticamente il rumore registrato nel suo cervello. Scientificamente più comprovata è l’opinione che l’allucinazione collettiva sia spesso frutto di suggestione da parte di alcuni componenti del gruppo o della folla che con il loro comportamento finiscono per suggestionare gli altri. Gli ultimi studi in merito sostengono che le voci percepite dagli schizofrenici e dai sedicenti sani che ignorano di avere tale disturbo sono diversi a seconda delle tradizioni culturali, degli ambienti, delle nazionalità. Ad esempio gli africani e gli indiani raccontano di sentire rumori e voci tranquille, giocose e benigne, facili da accettare. Gli americani invece si sentono sottoposti ad un bombardamento molesto vissuto come un’incursione nella vita privata. Presso gli occidentali le voci sono più aggressive e violente e potrebbero però essere evitate con una migliore formazione ad un dialogo interiore. Oppure vale la pena convincersi che le voci in pratica esistono solo nella loro teste e conviene imparare a conviverci e a farsele amiche.

Autore:
Albino Michelin
03.09.2014

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