giovedì 17 settembre 2015

DIRITTI UMANI PER TUTTI, ANCHE PER CANI E GATTI.

L'arbitro internazionale Luis Lopez è stato diffidato dalla Federazione calcio spagnola per aver messo in ridicolo non la categoria non degli arbitri, ma quella dei cani. In effetti in una domenica di qualche tempo fa a Salamanca durante la partita ha estratto pomposamente il cartellino rosso verso un cane intrufolatosi in campo fra le risa di 15.000 spettatori. La domenica seguente in un paese viciniore un cane, non bello a vedersi, dal muso a ruspa, probabilmente un bull-dog, lasciato sciolto dalla proprietaria perché bravo, intelligente scolarizzato si infilò in un branco di pecore, tre ne stracciò ed una se la mangiò. Questa carneficina fece scalpore e la notizia si sparse in tutta la zona. Ci fu chi permise di pronunciarsi "I cani? Li chiamo fido, ma non fidarti mai. I cani sono peggio dei cristiani". La maggioranza dell'opinione pubblica prese fa difesa della categoria canina s'intende. La bestiola (non bestiaccia) avrà avuto un tiro da matto, un raptus, un ictus. Rara eventualità da non mettere certo alla pari con le criminalità e immondezze quotidiane compiute dagli uomini. Oggi bisogna misurare le parole e censurare le espressioni come "Mondo cane, vita da cani, sei peggio di un cane, figlio di un cane, nemmeno un cane si comporterebbe così...". Si potrebbe finire in galera per diffamazione della categoria, sempre canina, s'intende. Si dovrebbe anche incominciare a riflettere su alcuni comportamenti discriminatori nei loro confronti, come quando si osa esporre dei cartelli all'ingresso dei negozi e dei cimiteri con l'emblema del cane accucciato, depresso, all'orecchio in giù, cui viene strappato di bocca la dichiarazione: "lo non posso entrare". La chiesa? Evviva la chiesa, è molto umana con gli animali. Difatti a Roma, nella parrocchia accanto ai fori imperiali, ogni anno la prima domenica di marzo viene celebrata una messa per soli cani e gatti, quale segno di buon auspicio e di benedizione per la primavera, allorché in tutti i quadrupedi si manifestano i calori della stagione, il risveglio degli affetti, la concupiscenza della carne, la sagra degli accoppiamenti. Si dice che oggi il mondo, almeno un terzo patisce la fame, e che ogni giorno circa 30-40 mila bambini muoiono di fame. Da noi invece cani e gatti sono ben pasciuti e con prelibati menu. Anche nei supermercati si trovano scatole per le loro leccornie spesso confondibili con le cibarie destinate agli uomini. In effetti io pure un giorno fui ingannato da questo rito di omologazione. E alla Migros acquistai una scatola convinto che fosse di tonno (ne aveva tutte le sembianze) e invece, sedutomi a tavola e preparato il mio piatto, mi accorsi dallo strano sapore, trattarsi di Wiskas, bocconi per il gatto. Fra le tante meravigliose favole a cartoni animati di Walt Disney una si intitola ''Gli Aristogatti" e ruota attorno ad una eredità lasciata ad una famigliola di gatti. E qui entriamo nel vivo del discorso con il diritto civile e penale. In Svizzera furono presentate nel 93-94 due iniziative parlamentari con progetto di modifica di alcune leggi per una migliore protezione giuridica degli animali, amici dell'uomo. La revisione intendeva dare voce ad una mutata sensibilità della popolazione. Il diritto romano considerava l'animale come una cosa, ma molte persone, è scritto in un comunicato del Dipartimento Federale di Giustizia e Polizia, ritengono questo approccio superato. Finora nominare nel testamento un animale quale proprio erede veniva considerato nullo, in quanto un animale non possiede capacità giuridica. Un nuovo capoverso del Codice civile prevedeva che in questo caso la persona erede o legataria si occupasse in modo adeguato dell'animale citato nel testamento. I Cantoni devono istituire un ufficio per gli animali smarriti, e chi ne trova uno deve consegnarlo alla Polizia. Nuove norme disciplinano anche l'assegnazione di animali in caso di comunità giuridica o di divorzio. Certo fa simpatia incontrare per strada tutti questi bei cagnolini, barboncini, pechinesi, maltesi, bischon, chihuhaus e altrettanto graziosi gattini o gattoni, chi a coda normale come l'angora, il bambiense, il cinese o a coda corta come il siamese e il maltese, o senza coda come il di man, in bella parure e frisure, con gioiellerie, campanelli e ninnoli tintinnanti intorno al collo, magari con tanto di tailleur, frak e paltoncini multicolori a seconda delle stagioni. Tutto ciò ingentilisce l'animo umano, è una scuola di sensibilità. Chi non sa essere gentile con un animale, potrebbe anche non esserlo con gli uomini.
Ma attenzione pure all'ambivalenza, perché accanto a questo aspetto positivo se ne può nascondere uno negativo, cioè l'amore sostitutivo. L'essere umano è fatto per amare; può succedere che tenda ad investire verso gli animali quell'amore che non riesce o non vuole investire verso i propri simili. Con il rischio di fare di questa terra un bel canile anziché un mondo a misura d'uomo.

Autore:
Albino Michelin
28.03.1998

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