giovedì 17 settembre 2015

TUTTI A BERNA IL 23 NOVEMBRE 1997 PER L'UNITA' D'ITALIA

Ma giù le mani dalla Missione Cattolica Italiana. Manifestazione organizzata dal Gruppo Giovani del Comitato Tricolore per l'Italia che ha da restare una, indivisa, indivisibile, indissolubile. In pratica si tratta di dare una risposta massiccia alla volontà o velleità secessionista di Bossi. Nulla da eccepire, anzi da elogiare tutti quei gruppi di emigrazione che cercano di impegnarsi nel sociale e nel politico. Quello però che meraviglia e stride in tutta questa vicenda è che la manifestazione venga organizzata nei locali della Missione Cattolica Italiana. Onestà vuole che si chiamino le cose con il loro nome: questa è una iniziativa chiaramente politica, di un partito contro altri, la Missione invece è l'incontro della comunità dei credenti, indipendentemente dal partito di appartenenza. La Missione come qualunque parrocchia dovrebbe evitare ogni ambiguità in questo settore. Si specifica: "in questo settore". Ancora nel lontano 13.11.1985 nella stampa di emigrazione vi furono reclamazioni contro un'altra iniziativa del genere, allorché i dirigenti della ex DC in Svizzera invitarono laici, preti e suore ad un'assemblea, ovviamente nei locali della Missione di Berna. Le vicende del '93 (la DC franò impietosamente sotto i colpi di tangentopoli) dettero ragione, ma nell'85 gli autori di simili articoli arrischiarono il posto e la pagnotta. Sono cambiati nel frattempo dirigenti e suonatori, ma la musica non cambia come i fatti attuali stanno a dimostrare. Ciò non fa certamente onore al Gruppo Giovani del Tricolore, perché tenta di consolidare i suoi successi con l'aiuto della sagrestia e all'ombra del campanile. Qualcosa in merito dopo tanti anni di emigrazione lo si dovrebbe imparare dalle chiese svizzere. Nessuna e per nessun motivo concede locali ai partiti politici, nemmeno a quello democristiano. La Chiesa italiana e noi ne siamo figli, ha sempre avuto la tentazione dell'ingerenza e di ogni matrimonio politico. Sappiamo che non ogni rabbuffo, lamento o sospiro del papa è dogma di fede: potrebbe anche essere intervento opinabile e sottoposto a discussione. In effetti, molti hanno considerato ingerenza politica alcuni interventi papali dell'ultimo periodo. Come quello del '94 (preghiera per l'Italia), del '95 (l'Italia superi il particolarismo), quello del '96 a Como (per il bene comune della nazione), quello del '97 (appello accorato alla Conferenza dei Vescovi italiani:" mi preoccupa l'unità d'Italia"). Se tali preghiere e raccomandazioni fossero state fatte nel 1870 da Papa Pio IX al posto della scomunica (non expedit) contro chi collaborava all'Unità d'Italia con il voto politico, tutti l'avrebbero considerato grido profetico. Farlo ora, in risposta a determinati partiti, in precise circostanze, da molti potrebbe venir considerata ingerenza politica: cioè è questione anche di opportunità ed opportunismo. L'Unità d'Italia ogni Missione Cattolica Italiana dovrebbe esprimerla in altri modi: come sede testimonianza di liturgia, di evangelizzazione di formazione delle famiglie e dei giovani. Come egregiamente nel caso sta facendo la stessa missione di Berna con il Centro familiare. Ma lasci perdere il resto, non vada ad impantanarsi con gli onorevoli e le parate politiche. Ne guadagnerà in trasparenza. Come ne guadagnerà in sana laicità ed autonomia il Gruppo Giovani Tricolore. In quanto all'on. Bossi tutti lo riconoscono  un rozzo,  un ignorante,  un cavernicolo .  Al di là dei modi anche un po' di sostanza però: cioè ha avuto il merito di far saltare partiti e partitocrazia consolidati nella loro pluridecennale corruzione. "Non la secessione, alla quale forse nemmeno lui crede, ma il malgoverno del passato e l'attuale Governo del "ni", il vero pericolo dell'Italia.” Bossi lo si combatte con le riforme, non solo con le manifestazioni di piazza. Prima fra tutte una robusta autonomia regionale come quella esistente in tanti Stati occidentali. Parola di Montanelli, che l'antileghismo ce l'ha nel sangue. Tutti quindi a Berna il 23 novembre prossimo per l'Unità d'Italia. Meglio al Kursaal o alla Piazza Federale, ma giù le mani dalla Missione Cattolica Italiana.

Autore:
Albino Michelin
12.11.1997 

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