martedì 15 marzo 2016

SUOR ROXANNA: "MI SENTO PIÙ MAMMA CHE SUORA"

Oggi nel mondo nascono migliaia di bambini, miracolo della natura che non fa notizia. Notizia invece ne ha fatta molta e circolata in tutta Italia, un po’ secondo il nostro stile, il caso di Suor Roxanna, una religiosa del Convento delle piccole discepole di Gesù a Rieti, che qualche settimana fa diede alla luce un bambino cui pose il nome di Francesco Sandrino. E poi tutto il contorno di fantasia e realtà: non sapeva di essere incinta, le consorelle non avevano mai notato la sua gravidanza, stante la struttura corporea grossa e piccola di statura. Arrivata in Italia da oltre 13 anni da San Salvador, forse aveva conosciuto il padre del nascituro laggiù quando era scesa nel marzo 2013 per un periodo di vacanza. Il giorno successivo al parto le consorelle le portarono borsoni di biancheria e poi scomparvero dalla scena. Il parroco dell’ospedale voleva benedire il bambino, ma la neomamma rifiutò di riceverlo. Forse vergogna, forse reazione a tabù sessuali ancestrali, sensi di colpa, sessuofobia, profanazione di un corpo “consacrato” dal voto di castità, o altre motivazioni inconsce che non sarà mai dato conoscere. Comunque caso chiuso. È stato invece riaperto in forma eclatante il 25 gennaio nella trasmissione “Le amiche del sabato”. Avrebbe potuto essere un dibattito culturale religioso, invece si trasformò in una rissa o giù di lì. Invitati dalla conduttrice Lorella Landi: da una parte certo Don Mario, rappresentante di una Chiesa che non esiste più o sempre meno. Vociante, aggressivo, ogni momento ad interrompere l’interlocutore e togliergli la parola di bocca. Dall’altra Vittorio Feltri, editorialista, scrittore, pacato e discorsivo con le sue assennate argomentazioni anche se ateo dichiarato. Anziché dare un resoconto a frammenti del concitato dialogo, vale la pena citare le posizioni complessive e conclusive dei due opposti schieramenti, che poi rappresentano la mentalità attuale della nostra società. Posizione Feltri: anzitutto tanto rumore perché si tratta di una suora, che se fa l’amore, il frutto finisce in modo visibile in una culla. Diversamente invece per un prete che può deviare tutte le conseguenze. È una forma di maschilismo che ancora esiste e fa le sue vittime. Poi si deve notare che Gesù aveva fra i suoi apostoli anche degli uomini sposati. Inoltre S.Paolo affermava che è meglio sposarsi piuttosto che bruciare. Da non dimenticare il fattore umano: certo uno può fare i suoi tre voti di povertà, castità, ubbidienza convinto di restare fedele a questa decisione. Ma possono comparire più tardi problemi e situazioni nuove, diverse, conflittuali, del tutto impreviste ed inattese. Il percorso di maturazione della persona non è mai arrivato a termine. Da non dimenticare poi situazioni di stanchezza, di una routine che ha perso lungo la strada le motivazioni iniziali. Per cui nessun tradimento. Dopo tutto il primo comandamento di Gesù è l’amore del prossimo. Questa suora poteva pure abortire per salvare la faccia, e non l’ha fatto. Dall’altra parte dell’emiciclo Don Mario che professa le sue verità…di fede. Per lui Gesù non era sposato, gli apostoli erano tutti celibi, Pietro era vedovo. Gesù disse che chi pone mano all’aratro e poi si volge indietro non è degno di lui e della sua chiesa. I tre voti di povertà, castità, ubbidienza fatti dalle suore e dai religiosi sono un giuramento, chi si volta indietro e li trasgredisce compie un tradimento. Suor Roxanna ha compiuto un grave peccato, anche se non bisogna inveire contro il peccatore, in questo caso contro la peccatrice. I presenti alla trasmissioni hanno cercato di intervenire con qualche diversa opinione e dall’esterno con il sottoscritto si permettono delle precisazioni. Non sappiamo se Gesù era sposato o meno, probabilmente no, perché la sua scelta di diffondere il regno di Dio non gli consentiva altre scelte aggiuntive. Si sa che Gesù aveva avuto dei contatti con la setta degli Esseni, un gruppo di digiuno che praticava il celibato, ma non ha mai simpatizzato con esso, né mai arruolato da questo gruppo qualche seguace o apostolo. Gli scrittori del Vangelo non si sono mai preoccupati dell’anagrafe e dello stato civile degli apostoli, se singel o sposati, né se questi seguivano Gesù con mogli, figlie e bambini. Tutto è possibile perché il Vangelo guardava al cuore e non allo status sociale. Gratuito affermare che Pietro era vedovo, perché Marco e Luca parlano della suocera ammalata e mai di una eventuale moglie scomparsa, defunta o rapita. I tre voti sopra citati non sono stati imposti da Gesù, ma introdotti e istituzionalizzati nel tempo, specie con Papa Gregorio VII, Ildebrando verso il 1000 d.C. In modo particolare quello del celibato e della castità è sempre stato in discussione perché, anche se non contro natura, è un mettere la natura in una specie di parcheggio a rischio. In effetti il matrimonio è secondo natura, mentre la sua rinuncia va oltre la natura. E si sa che la natura non perdona, la corda troppo tesa salta. L’affermazione poi che ”chi pone mano all’aratro e dopo si volta indietro è un traditore”, va oltre il pensiero di Gesù, il quale in pratica voleva dirci a tutti e non solo alle suore, ai preti, ai seminaristi di non fare le banderuole, provare tutto e non scegliere nulla, mordi e fuggi: ma decidersi e impegnare la vita per un progetto utile. Non ritornare sempre a piangersi addosso! E poi su S.Paolo va dato pienamente ragione a Feltri, il quale Paolo nella prima lettera a Timoteo rincara addirittura la dose quando esorta i vescovi ad essere mariti di una moglie soltanto. È affronto alla Bibbia sostenere che il celibato “obbligatorio” dei preti e delle suore sia stato voluto e imposto da Gesù. La trasmissione su Roxanna si concluse con uno scambio di epiteti: Feltri che dà del fondamentalista e maleducato a don Mario, perché arrogante che non sa ascoltare le opinioni degli altri. Don Mario invece che dà dell’ignorante a Feltri perché non conosce la Bibbia e vuole parlare di religione, cui non crede affatto e si vanta di non essere iscritto al club cattolico. Professa la sua fedeltà alla chiesa cattolica, l’unica vera, quando parla lei è Cristo che parla. Si proclama cattolico, credente, praticante. Un consiglio però alla Rai nazionale sia lecito dare: quando si organizzano dibattiti su cultura, fede, religione vanno pure invitati studiosi preparati. In Italia come esistono gli album dei giornalisti, dei medici, degli architetti ecc., esiste anche un album dei teologi, dei biblisti, uomini, donne, laici, non necessariamente aderenti al magistero, ma ricercatori della verità che spesso più tardi diventerà pure patrimonio comune del magistero. Anche per evitare che una trasmissione come quella del 25 gennaio 2014 su Suor Roxanna si trasformi in un teatrino gossip e in una rissa da circo.

Autore:
Albino Michelin
12.02.2014

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