lunedì 6 luglio 2015

COME LEGGERE LA BIBBIA SENZA PERDERE LA FEDE

Il titolo viene scelto in forma estensiva evitando di confonderlo con un altro riduttivo riferentesi ad un libro uscito recentemente «Come leggere il Vangelo senza perdere la fede». In realtà ci riferiamo al Vecchio Testamento e la domanda è più che legittima. Molto meno, anzi infondata, se la riferiamo al Nuovo. In effetti, molti sia credenti che atei, possiedono delle buone ragioni per formularci dei dubbi in materia. Io stesso vengo sovente interpellato da persone che mi obiettano essere la Bibbia Un libro da togliere dalla circolazione, da censurare, da non leggere nelle chiese. Più che un documento di fede sarebbe il vademecum di arte militare, che raccoglie i piani guerreschi di un Dio degli eserciti, la sua vendetta devastante contro i nemici di Israele e contro coloro che non osservano le sue leggi. Ed è chiaro che in un tempo di democrazia da noi oggi fortunatamente raggiunta, di diritti dell'uomo, di rispetto verso fedeli ed infedeli di altre religioni, la Bibbia Antico Testamento (cioè i 45 libri dalle origini fino a Gesù), sembra una voce fuori dal coro, una letteratura da trattare con sospetto e rigetto. Siccome ai giorni nostri questo bestseller va diffondendosi sempre di più, diventando tema di corsi e di conversazioni, vale la pena operare un'analisi. Anzitutto nel Vecchio Testamento vanno distinti due filoni, due corsie, due mentalità di intendere e vivere il rapporto con Dio. Esiste una tendenza legata al potere religioso, politico, economico, culturale insediata ed identificata col Tempio di Gerusalemme. Essa insegna, diffonde e difende un modo solamente esteriore e giuridico di considerare Dio. Ma esiste anche un altro filone, quello profetico, che contesta o tenta di contestare in parte quello precedente. Questo soltanto noi potremmo chiamare «Parola di Dio», mentre il primo resta «Parola di uomini». E qui diamo ragione alle obbiezioni dei nostri interlocutori, anzi ne completiamo il quadro. All'interno del primo filone Dio è posto lontano dall'uomo, sopra, inafferrabile, irraggiungibile, onnipotente che non disdegna di commettere le più gravi ingiustizie per arrivare ai suoi scopi. Sanguinoso despota che fa strage non solo dei suoi nemici, ma anche contro chiunque tenta di opporsi a lui. Giudice  terribile.
                                                              Qualche fiorellino
Salmo 137: «Tu Babilonia criminale! Beato chi ti ripaga del male che hai fatto, chi afferra i tuoi bambini e li sfracella contro la roccia». 1°Samuele 15,3: «Popolo d'Israele, và e  sconfiggi Amalek, vota allo sterminio tutto ciò che gli appartiene. Non lo risparmiare, ma uccidi donne e bambini, fanciulli e lattanti, buoi e pecore, cammelli ed asini». Non restiamo esterrefatti dal tono duro, laconico e spietato con cui vengono registrati i massacri più orribili, specialmente verso gli abitanti dei paesi confinanti, le tribù ostili alla prepotenza invadente dell'antico Israele. Certo nessun popolo di allora era clemente verso i vinti, solo i traditori avevano qualche chance di sopravvivere. Non abbiamo prove che gli ebrei fossero più crudeli altri popoli, ma neanche meno, tutti uguali. Solo che i primi invocavano Dio e lo strumentalizzavano alla loro sete di vittoria. Gli altri per lo meno non tiravano in ballo Dio. Giosuè fermerà perfino il sole (così si legge) per eliminare l'ultimo resistente di Gerico e Jahwe esaudì la voce del suo condottiero, perché lui (Jahwe) combatteva per Israele. Nel libro del Deuteronimio si incita al genocidio con la minaccia che lasciare in vita certi elementi tipo i cananei, gli morrei ecc. adoratori di altre divinità, sarebbe stato peccare contro il vero Dio. Quindi shoah e massacri a senso unico. E' vero che nell'Esodo, quinto comandamento, si dice di non ammazzare, ma si intende non ammazzare il proprio connazionale, o quello della stessa fede. Degli altri? Piazza pulita e benedizione del cielo. Fermiamoci qui, ma ce ne sarebbe d'avanzo. E qui stop, chiariamo subito una cosa. Non è vero che Dio era, è sarà così vendicativo e sanguinario, ma sono stati gli scrittori, gli uomini del tempo a proiettare in Dio i propri nefandi sentimenti, a mettere in bocca sua tutto il loro rancore; a fargli dire ciò che invece era sete di violenza, tipica di un popolo ancora tribale ai primi passi della sua civilizzazione e di un vero rapporto con Dio. Sempre nel contesto di questo primo filone esisteva la casta sacerdotale interessata ad alimentare la seguente credenza. Allo scopo di calmare la collera di Dio, suscitata dai peccati dei suoi fedeli, ogni giorno nel tempio si doveva sgozzare e sacrificare migliaia di armenti, pecore, vacche, ecc. Tale casta mentre tuona contro il peccato e lancia fulmini contro i peccatori si augura in cuor suo che non solo la gente continui a peccare, ma che commetta peccati in abbondanza. Per ottenere il perdono da Dio, assetato di sangue, era necessario che i fedeli si convincessero di essere peccatori, e ricorressero ai sacerdoti quali mediatori «Nessuno venga a me a mani vuote» erano le parole messe in bocca a Dio nell'Esodo (34,20). Dell'animale sacrificato, per decreto divino le parti migliori venivano prese dai sacerdoti, invece a Dio si offrivano e bruciavano visceri e tutto ciò che dell'animale non era commestibile. Al tempo di Gesù i mercati di bestiame per i sacrifici erano gestiti dal sommo sacerdote Anna. Cosi il pellegrino si trovava a dover comperare da lui, macellaio di Dio, un animale che poi gli doveva pure offrire. Dal produttore al consumatore! Di qui si comprende perché Gesù scaccerà i mercanti dal tempio, allora la banca più potente del Medio oriente.
                                              Misericordia voglio e non sacrificio
Mi sono soffermato un po' a lungo su questo filone non tanto per la morbosità di rincarare la dose, quanto per metterlo a confronto con l'altro, quello profetico.  Esso esiste con altrettanta frequenza, talvolta in libri separati, tal'altra mescolato e confuso con quello epico letterario testé descritto. Ora i profeti dell'Antico Testamento non è che siano dei contestatori allo stato pure contro tale paganesimo sacro, ma colpi d'ala e molto conflittuali li hanno avuti. Tant'è che finirono tutti pagando di persona, anche con la vita. Senz'altro  è vero che pure il profeta Isaia indulge in parte alla mentalità corrente («le case degli infedeli saranno saccheggiate,  le loro mogli violentate!»),  però un altro profeta  come  Osea  mette  in bocca  a  Dio: "misericordia voglio e non sacrificio" (6,6). E' il tipico comportamento che Gesù nel Nuovo Testamento farà suo. «Egli si chiamerà Emanuele che significa Dio con noi», non più «Dio sopra di noi». I Vangeli solo lo sviluppo e la testimonianza di questo filone profetico. Mentre in molta parte del Vecchio Testamento si vuole Dio complice delle scelte e dei misfatti del «suo» popolo, nel Nuovo invece Gesù si presenta con un passaporto ben preciso: liberazione da ogni tipo di oppressione, da quella religiosa in primo luogo, e proclama a tutti le sue beatitudini. In conclusione non c'è da perdere la fede nel leggere la Bibbia. Essa è la rivelazione di un popolo in cammino che a tentoni arriva a vedere in Gesù i connotati del vero Dio, quelli della misericordia. In ciò coerente è stata l'idea di Papa Wojtyla di istituire una domenica, la seconda dopo Pasqua, come festa della Misericordia. Certo l'immagine del Dio potente è fortemente radicata nell'immaginario collettivo di tutti noi. Cresciuti come siamo da secoli con una ricorrente educazione religiosa dell'intimidazione, del terrorismo morale, dei castighi eterni. Anche nell'immaginario dei non credenti che a loro volta si premuniscono con amuleti, scaramanzie, tarocchi, oroscopi, abracalabra di ogni genere. In questo senso piace molto riascoltare nel disco di Fabrizio De Andrè la canzone in alternativa al classico «Laudate Dominum» («lodate il Signore ... perché grande e tremendo è il suo nome»), canzone che si intitola «Laudate hominen» (lodate l'uomo). Si, perché l'uomo secondo Gesù, è l'immagine di Dio stesso, Padre suo e Padre nostro.

Autore:
Albino Michelin
20.01.2006

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