domenica 12 luglio 2015

MIRACOLI: POSSIBILI ANCHE SENZA IMPIEGARE I SANTI

Non soltanto negli ultimi tempi ma da sempre nelle varie religioni e nel cristianesimo esistono produttori, fruitori e destinatari di miracoli. Difficile analizzare l’oggettività, le eventuali cause e ed effetti. Si puo’ limitarsi a quattro campionari emblematici, i primi due tolti dalla cronaca, i secondi dai testi di scienza medica. Qualche anno fa un bambino padovano di nove anni travolto da un auto entrò in coma rimanendovi per alcuni giorni. Fino a che un amico di scuola non gli pose vicino una foto di Roberto Baggio, il calciatore dal bimbo preferito. Improvvisamente si mise a sorridere, migliorò e venne dimesso. Secondo caso: un giovane di 23 anni, Valerio Vasinati, subito un grave incidente d’auto, rimasto in coma irreversibile per quattro anni, dato dai medici per spacciato, dopo che la sua fidanzata lo veniva di frequente a visitare, a tenerlo per mano, a sussurrargli ricordi, improvvisamente aprì gli occhi e sorrise. Ristabilito, risorto per amore. Terzo caso tolto dalla scienza medica: la signora Lesli Berminghan, diagnosticata di cancro al polmone, già metastizzato in un tumore al rene. Ad un successivo esame radiografico tumore e metastesi risultano scomparsi. Risposta della paziente guarita: ”collabora con i medici. Non possono guarirti se tu ti sei già arresa.” Il quarto: Leo Perras resta sotto un carrello che gli si rovescia sulla schiena. Dopo vent’anni di sedia a rotelle viene portato alla messa dei malati. All’improvviso si alza, attraversa tutta la chiesa camminando. Egli spiega: ”Dio si serve delle cose semplici per confondere i saggi.” Quattro casi, l’uno diverso dall’altro. Possibili risposte: ”vis medicatrix  naturae,” dicevano gli antichi. La natura contiene forze medicatrici sconosciute. Qualche malato sente l’energia dentro di sé moltiplicare la risposta del sistema immunitario attivando geni capaci di distruggere il DNA della cellula tumorale. Altra risposta: ha sempre molto peso in una guarigione il ruolo della mente. Quando medico e paziente sono certi dell’efficacia di un trattamento si puo’ prevedere un miglioramento del 70% dei casi. Si pensi alle rappresentazioni mentali capaci di modificare l‘uso della propria morfologia praticate fra i monaci del Tibet. Altra risposta: rilevante è l’influenza dell’ipnosi sul sistema immunitario. Alcuni soggetti possono in stato di ipnosi abbassare o rialzare di alcuni gradi la temperatura di determinate zone cutanee, con i risultati di uccidere ad esempio i batteri. Altra risposta: l’ipertermia porta alla costatazione che le cellule tumorali sono più sensibili al calore. Muoiono in un corpo portato a temperature elevate. Già gli antichi sostenevano che una forte febbre è risolutiva per sconfiggere una infezione. Altra risposta: stop alle cellule complici. Riducendo l’apporto di sangue alle verruche queste rimpiccioliscono, avvizziscono, scompaiono. Altra risposta: efficacia dei farmaci finti ad effetto placebo. Il placebo, come si sa, è una sostanza inattiva ed inerte che però può esercitare per suggestione alcuni effetti curativi. Già da qualche decennio in America esistono casi di guarigione dal cancro dopo l’assunzione di Krebionzen, un medicinale del tutto privo di qualsiasi efficacia. Altra risposta: la personalità del malato, specialmente se questo ha avuto grossi cambiamenti psicologici sopravvenuti per shock o gravi traumi emotivi. Altra risposta: la preghiera, ma non necessariamente quella rivolta al Dio dei cristiani. La dea egizia Iside,” pagana”, ridava la vista ai ciechi e faceva camminare gli storpi che ad essi con fede si rivolgevano. Ogni uomo sotto la morsa della malattia o della disgrazia si pone alla ricerca del fattore X, capace di fare l’impossibile. E talvolta tutto ciò, come sopra ricordato, avviene. Probabilmente va spiegato con la tesi della miltifattorialità. Sarebbe cioè sempre necessaria una miriade di fattori coincidenti per far scattare l’azione risanatrice. L’80% di queste cause sono a noi ancora oggi ignote, ma esistono e appartengono alla natura, non alla soprannatura, non esclusivamente alla sfera delle fede, della preghiera o dell’intervento divino diretto. Non si esclude che ciò possa anche avvenire, ma non lo so si potrà mai dimostrare. E quando ci si richiama alla natura ci si vuole riferire alla sua spiritualità. La nostra natura, credente o atea non fa differenza, ha delle risorse spirituali infinite.  Indipendente dai riti religiosi, dalla pratica, dai sacramenti. Anzi talvolta la pratica religiosa di routine impedisce o sostituisce ma senza risultati l’energia spirituale personale. Un aspetto sembra qui comunque necessario sollevare. E si tratta della prassi dei miracoli richiesti per fare i santi, per mandare qualcuno sugli altari, per canonizzare una persona. E qui bando alle magie. Si sostiene che per fare qualcuno santo la chiesa attende prima due miracoli dal cielo. Non è possibile che Dio si sottoponga alla volontà dell’uomo, si chini al suoi voleri, sia pure per dargli la soddisfazione di un santo in più nel calendario. Mettere Dio a bacchetta, a orari, dargli scadenze e condizioni, farlo saltar fuori dal cilindro dello stregone, è sempre stata la tentazione di gente che confonde la fede con la superstizione. C’è addirittura, (e come dargli torto?) chi sostiene che qualsiasi tipo di miracolo se compiuto da Dio è un atto di ingiustizia, perché a quello glielo concede e ad un altro, a me no? Dio ci ha insegnato a fare la sua volontà e a non piegare la sua alla nostra. Certo, come l’amministrazione comunale di un paese può dedicare una via a Giacomo Leopardi o a Giosuè Carducci, così anche la chiesa cattolica potrebbe onorare qualche fedele dichiarandolo santo, però con tutte le clausole ed i limiti del caso, con beneficio d’inventario, cioè con miracoli o senza miracoli. In effetti la storia della chiesa e dell’umanità è piena di santi e di guaritori mai esistiti a cui si attribuiscono migliaia di prodigi, e di persone storicamente esistite mandate sugli altari senza nessun miracolo. In tutti i casi la credibilità del Cattolicesimo nasce anche dalla sobrietà in questa materia, evitando di sostenere la sua superiorità sulle altre religioni, perché in essa avverrebbero miracoli ed nelle altre no. Sarebbe miopia.

Autore:
Albino Michelin
10.06.2015

Nessun commento:

Posta un commento